Tassa di soggiorno ridotta ai medici e agli infermieri, l'accordo tra Comune e Ulss3: pagheranno solo i primi cinque giorni

L'agevolazione per gli operatori sanitari che vengono da fuori e lavorano in centro storico

martedì 25 febbraio 2025 di Alvise Sperandio
Tassa di soggiorno ridotta ai medici e agli infermieri, l'accordo tra Comune e Ulss3: pagheranno solo i primi cinque giorni

VENEZIA - D'ora in poi gli operatori sanitari dell'Ulss 3 Serenissima che vengono a lavorare a Venezia da fuori città e pernottano in un hotel o in un'altra struttura ricettiva, sita su tutto il territorio comunale, anche a Mestre, pagheranno l'imposta di soggiorno soltanto una volta all'anno, per al massimo cinque giorni, dopo di che saranno esenti.

L'azienda sanitaria ha raggiunto l'accordo con il Comune mettendo, di fatto, un altro tassello al puzzle degli interventi ideati per sostenere il lavoro di medico, infermiere e operatore sanitario nel centro storico. Una novità che casca a fagiolo, come si suol dire, nel pieno del dibattito sul riconoscimento della cosiddetta zona disagiata per Venezia che nei giorni scorsi ha registrato il battibecco tra il direttore generale dell'Ulss Edgardo Contato e i rappresentanti della Federazione medici di medicina generale, a proposito dei carichi di lavoro e degli stipendi per questi ultimi che, va ricordato, sono liberi professionisti in convenzione anche con 1.800 assistiti a testa.

L'AGEVOLAZIONE

In pratica è stato deciso che chi proviene da fuori per lavorare nella sanità a Venezia, dovrà pagare la city tax quella che varia a seconda delle stelle dell'albergo, da 3 a 5 euro per notte, per i primi cinque giorni di ogni pernottamento esclusivamente per la prima volta. Cosa che finora non è mai successa per altre categorie professionali. L'Ulss calcola che i propri operatori sanitari dipendenti al Civile siano circa 900: l'anno scorso ben 115 sono stati i non residenti che hanno alloggiato nella foresteria pagando l'imposta ogni volta che arrivavano, soldi di fatto tolti dallo stipendio. Contato spiega che «aggiungiamo un altro bonus a quelli che questa direzione sta offrendo a chi viene a lavorare all'ospedale Civile o comunque nei servizi sanitari della città d'acqua. La foresteria, gli appartamenti riservati, le agevolazioni per i medici di famiglia, i parcheggi al Tronchetto, il contributo economico a fine anno e adesso la city tax ridotta al minimo: sono tutte agevolazioni che non c'erano e ora ci sono. E sono la vera risposta per minimizzare le difficoltà di chi viene a lavorare nelle strutture sanitarie di una città complicata, che però si può rendere più accogliente nei fatti, e non solo nei proclami».

IL COMUNE

A tal fine viene apportata un'apposita modifica al regolamento comunale che sarà in vigore da aprile: «È un importante contributo della città per agevolare la sanità pubblica nel reperire e mantenere in servizio il personale da dedicare alle strutture che operano sul territorio, obiettivo ancor più importante in un momento in cui in questo comparto risulta difficile trovare risorse umane disponibili», ha spiegato l'assessore comunale al Bilancio e Tributi, Michele Zuin.

L'agevolazione favorirà anche i lavoratori fuori sede in attesa di stabilizzazione. Un altro intervento in più per chi opera nella sanità di Venezia, versante su cui Contato è attivo non da ieri. Allo stesso proposito l'Ulss annuncia che sono saliti da sei a nove gli appartamenti di proprietà affittati a prezzo calmierato a sanitari, con gli ultimi tre già assegnati tutti nella zona di Castello. E poi ricorda che i parcheggi ottenuti per i propri dipendenti sono 20 alla Marittima, a disposizione di chi opera non solo in ospedale ma anche nei servizi territoriali come il Centro di salute mentale a Palazzo Boldù, il Servizio contro le dipendenze, i consultori. Ancora: sono più di 100 i lavoratori del Civile che usano la linea diretta di navigazione da San Giuliano all'ospedale, inaugurata circa un anno fa. Tra gli interventi a sostegno del lavoro in centro storico, c'è pure il contributo di fine anno riservato al comparto (non medici), pari a mille euro a lavoratore. Infine ai medici di medicina generale che vengono da fuori l'azienda sanitaria aveva lanciato una chiamata internazionale per far fronte alla carenza ha offerto una rete di alloggi a canone agevolato (foresteria e appartamenti), ambulatori parimenti a condizioni più vantaggiose e possibilità di parcheggiare alla Marittima per poi spostarsi nella città d'acqua più agevolmente.
 

Ultimo aggiornamento: 19:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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