Pordenone calcio stangato dal giudice sportivo: mille euro di multa per il petardo che ha stordito l'arbitro

Il petardo lanciato dalla curva degli ultras nella trasferta di Gemona di sabato scorso

venerdì 24 gennaio 2025 di Cristina Turchet
Pordenone calcio stangato dal giudice sportivo: mille euro di multa per il petardo che ha stordito l'arbitro

PORDENONE - Mille euro di multa, praticamente il doppio rispetto a quanto si è abituati a sentire nel mondo dei dilettanti.

Costa caro, al Nuovo Pordenone, il petardo lanciato dalla curva degli ultras nella trasferta di Gemona di sabato scorso. E l’assistente arbitrale che era stato tramortito dal botto è stato anche costretto a ricorrere alle cure del Pronto soccorso di Gemona.

 
COS’È SUCCESSO


Sabato, nell’anticipo della prima giornata di ritorno, a Gemona è stato fatto scoppiare un petardo che ha tramortito l’assistente due dell’arbitro. Conseguenza: mille euro di ammenda. «Per la condotta altamente pericolosa - si legge nel comunicato ufficiale della Lega nazionale dilettanti del Fvg- posta in essere dai propri sostenitori i quali facevano esplodere un potente petardo ad appena un paio di metri dall'assistente all'arbitro il quale, accusando un senso di pressione all'orecchio destro e stordimento, si accasciava a terra inducendo l'arbitro a sospendere per alcuni minuti la gara al fine di consentire l'intervento dei sanitari e verificare se il proprio assistente fosse in grado di portarla a termine. A gara terminata lo stesso assistente - si prosegue - nel perdurare del problema manifestatosi in occasione dello scoppio, si faceva accompagnare presso il punto di primo intervento di Gemona dove gli veniva prescritta una cura antibiotica e un accertamento specialistico da un otorinolaringoiatra».

 
I PRECEDENTI


Terza puntata di comportamenti costati alla squadra di calcio della città diversi provvedimenti. Una trafila cominciata alla terza giornata d’andata in quel di Corva, al rientro dalla sosta forzata dei Ramarri, per turno di riposo. Allora con la squadra di Fabio Campaner vittoriosa 0-3. Era un sabato di fine settembre. Nuovo Pordenone 2024 chiamato a mettere mano al portafoglio. Dal giudice sportivo 300 euro «perché propri sostenitori danneggiavano, a più riprese e in più punti, la rete delimitante il recinto di gioco (responsabilità oggettiva)». A corollario le spese per risistemare ex novo la recinzione. Allora sono entrati in scena direttamente i Bandoleros Pordenone Supporters Pordenone che su Facebook hanno ammesso di essere stati gli autori dei danni e non solo! «Cominciamo - hanno messo nero su bianco - con le nostre colpe: nell'euforia eccessiva della partita ci siamo resi responsabili del danneggiamento di alcuni metri della rete di recinzione». E ancora: «Ci siamo già attivati con il Pordenone per aiutare a risarcire il danno procurato». Dito puntato, però, sul Corva, società ospitante. «Siamo stati stipati in uno spazio angusto non idoneo a contenerci».
Si arriva a novembre con la gara Spal Cordovado - Nuovo Pordenone 2024 chiusa sull’1-1 a causa di un autogol neroverde. Sugli spalti anche Paolo Vernier, ieri presidente dei giallorossi di casa, oggi tra i soci fondatori del rinato sodalizio in riva al Noncello. Altra ammenda. Stavolta di 350 euro «perché - si leggeva nell comunicato ufficiale - propri sostenitori danneggiavano la rete delimitante il recinto di gioco in occasione della segnatura di una rete della propria squadra (II Infrazione)».

 
IL QUADRO


Il Nuovo Pordenone in campo corre come una lepre. A bordo rete, invece, i sostenitori dei Ramarri continuano a far collezionare ammende alla neo costituita società con in testa il presidente Gian Paolo Zonotel. All’interno dello stesso club è tornato pure Claudio Canzian, lasciando il ruolo di vice presidente vicario del Comitato regionale della Figc. Persone che nello sport hanno avuto tanto, ma anche dato tanto e mai si sono distinti per comportamenti a dir poco sopra le righe. Né dentro, né fuori dal campo. Adesso, però, da dirigenti sono giocoforza costretti a interfacciarsi con qualche problema all’interno di un foltissimo gruppo di sostenitori che comunque considerano il dodicesimo uomo in campo.

Ultimo aggiornamento: 13 aprile, 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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