Fulmine centra la chiesa: «Campane mute, niente messa e orologio bloccato alle 22.53»

Sarà necessario rifare l'impianto elettrico; sarà quindi un trasloco lungo

lunedì 12 agosto 2024 di G.S.
Chiesa di Padola, inagibile dopo un fulmine: «Campane mute e orologio bloccato alle 22.53»

COMELICO SUPERIORE - «La voce della nostra chiesa s'è spenta da quando il violento temporale l'ha colpita. Chiesa chiusa, campane mute e orologio bloccato alle 22,53». È quello l'orario in cui il fulmine l'ha colpita, nel corso della violenta tempesta che si è abbattuta sul Comelico nella notte tra 6 e 7 agosto scorso. Ieri non sono mancati i messaggi social di residenti e turisti che a Padola non sono potuti andare nella loro chiesa. L'edificio sacro di Padola è inagibile, a causa dei danni provocati e ieri non ha potuto ospitare la messa.

La funzione festiva si è spostata nell'area dove si faceva ai tempi del covid: nel salone delle scuole e nel loro giardino.

Il racconto

Dalla Diocesi di Belluno-Feltre spiegano che probabilmente questo "trasloco" sarà lungo. «Andrà per le lunghe - affermano -, perché devono ripulire le pareti dei depositi di diossina e inquinanti vari. E poi devono rifare tutto l'impianto elettrico».

Era stato il parroco a raccontare quello che era successo, tramite anche un intervento pubblicato sul sito della Chiesa di Belluno Feltre. «Il fulmine, chiaramente avvertito dalla popolazione» racconta il parroco don Luigi Del Favero, «ha provocato la fusione del quadro elettrico, causando anche un principio di incendio in sacrestia che per fortuna si è spento, forse per mancanza di ossigeno, prima di propagarsi al resto della chiesa. Ma il denso fumo che si è sviluppato ha lasciato una caligine untuosa in sacrestia e, in misura minore, anche nel resto della chiesa, annerendo un po' anche il soffitto». E ha sottolineato: «È una caligine probabilmente costituita da sostanze tossiche e per questo i vigili del fuoco hanno dichiarato la chiesa inagibile prescrivendo che la pulizia sia effettuata da ditte specializzate, come sarà necessario chiamare altri specialisti per rifare l'impianto elettrico dal momento che non funziona più nulla, dalle campane all'illuminazione, dall'organo all'amplificazione».

«Ci sarà qualcosa da pulire e molto da buttare», questa le prime parole di don Luigi Del Favero dopo un breve sopralluogo. Aveva spiegato che in sacrestia ben poco si era salvato tra le tante cose che vi erano conservate. «Tra le persone che si sono affacciate all'ingresso della chiesa c'è anche chi non ha trattenuto le lacrime aveva raccontato ancora il parroco nel vedere quanto era capitato».

L'avviso

 «In attesa che la chiesa torni agibile, nei giorni feriali le celebrazioni verranno spostate nella chiesetta di Santa Maria delle Grazie, mentre nei giorni festivi si ricorrerà al salone delle scuole e al suo cortile come è già stato fatto al tempo del Covid grazie anche agli alpini che hanno già dato la disponibilità ad occuparsi di procurare panche, gazebo e quanto altro possa servire».

Il temporale ha provocato anche l'allagamento della chiesa di Candide. «Ma lì ha spiegato il parroco è stato facile risolvere il problema grazie all'intervento di un certo numero di persone che hanno provveduto a togliere l'acqua».

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