Controsoffitto crolla e chiude la chiesa. Il parroco: «Ora attendiamo i controlli»

Una decisione necessaria, in attesa delle verifiche, a causa di "un crollo parziale del controsoffitto" avvenuto nella tarda mattinata di domenica

martedì 22 luglio 2025 di Federico Rossi
Controsoffitto crolla e chiude la chiesa. Il parroco: «Ora attendiamo i controlli»

BADIA POLESINE - La chiesa arcipretale di Badia Polesine è stata chiusa.

Una decisione necessaria, in attesa delle verifiche, a causa di "un crollo parziale del controsoffitto" avvenuto nella tarda mattinata di domenica, poco dopo la fine della messa, all'ingresso dell'edificio che si affaccia sulla centralissima piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore della cittadina.

Da quanto si apprende, non ci sono stati altri danni, ma per ragioni di sicurezza - e in attesa di capire la gravità del danno - l'arcipretale intitolata a San Giovanni Battista è stata chiusa. L'Unità pastorale badiese si è subito attivata, con le celebrazioni temporaneamente spostate all'oratorio Madonna della Salute e i funerali che si terranno nella frazione di Salvaterra. È stato affisso un volantino fuori dalla porta principale della chiesa, dove - oltre alla motivazione della chiusura - è stato annunciato lo spostamento delle messe nel piccolo oratorio del capoluogo.

IL RACCONTO

«Per provvidenza, tutte le persone erano uscite da messa - racconta il parroco Matteo De Mori -.Guardando da sotto direi che meno di un metro quadro di controsoffitto, la parte decorativa, è crollato davanti la porta centrale. In quel momento, in chiesa c'era solo la sacrestana che ha sentito un botto molto forte, ma fortunatamente, si trovava da un'altra parte rispetto al crollo. Saranno state le 12.15 circa, con i fedeli che erano usciti poco prima, alla volta di mezzogiorno. Per terra sono caduti dei blocchi. Di conseguenza la situazione era molto pericolosa e ho ritenuto di chiudere subito la chiesa in modo tale che non ci fossero rischi per nessuno. Le celebrazioni ordinarie sono state spostate all'oratorio e i funerali a Salvaterra. Anche il sindaco è stato informato e ha assicurato che verrà a rendersi conto di quanto accaduto».

Resta ora da capire la gravità del crollo, e per questo saranno probabilmente decisive le verifiche tecniche previste nelle prossime ore. «I calcinacci sono rimasti per terra, in attesa dell'ispezione da parte dei professionisti, dopo valuteremo il da farsi. Non saprei dire se il danno riguardi solo quella parte di edificio o possa estendersi anche ad altri punti a rischio. Aspettiamo e finché la chiesa non sarà messa in sicurezza resterà chiusa».

L'ULTIMO SALUTO

Di conseguenza ieri mattina i funerali di Umberto Marabese si sono svolti a Salvaterra. Per l'ultimo saluto a uno degli uomini più longevi del Veneto, spentosi alla Casa del sorriso all'età di 108 anni, c'erano anche il sindaco Giovanni Rossi e la delegazione dell'Unirr (l'Unione reduci di Russia), dato che il badiese, nato il 4 aprile 1917, era uno dei pochi reduci della campagna di Russia ancora in vita. «Con la sua esistenza ha partecipato ai grandi cambiamenti che hanno trasformato la nostra società - ha detto il parroco don Bryan all'omelia -. La saggezza umana e la fede hanno rappresentato per lui una bussola sicura. Il parroco ha quindi ricordato l'«operosità come commerciante» di Marabese e «lo spirito aperto, desideroso del contatto con le persone», sottolineando come gli acciacchi non avessero «affievolito la chiacchiera pronta, la bontà e la dolcezza».

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