Tribunale della Pedemontana, Nordio sblocca il progetto: «In arrivo a Palazzo Chigi»

giovedì 22 maggio 2025, 03:05
Tribunale della Pedemontana, Nordio sblocca il progetto: «In arrivo a Palazzo Chigi»
di Angela Pederiva
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BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) - Una delega di 12 mesi al Governo per attivare il Tribunale (con relativa Procura) della Pedemontana, con un aumento degli organici sia delle toghe che degli amministrativi. È il senso del disegno di legge di cui ieri (21 maggio) Carlo Nordio «ha assicurato l'imminente presentazione in Consiglio dei ministri», secondo la nota diffusa dallo stesso dicastero della Giustizia, al termine dell’incontro a Roma con la delegazione veneta degli enti locali e delle categorie economiche, presenti anche il viceministro Francesco Paolo Sisto e i sottosegretari Andrea Ostellari e Andrea Delmastro. Osteggiato dagli Ordini degli avvocati e dall’Associazione nazionale magistrati, preoccupati per l’insufficienza delle risorse complessive, il progetto prevede la riapertura dopo una dozzina d’anni della sede giudiziaria di Bassano del Grappa, ma con una competenza allargata a 72 Comuni delle province di Vicenza, Padova e Treviso, insieme a quelle di Alba in Piemonte, Lucera in Puglia e Corigliano-Rossano in Calabria.

La riforma

Stando alla bozza finora allo studio in via Arenula, e adesso destinata ad approdare sul tavolo di Palazzo Chigi, la riforma comprende innanzi tutto la delega per riorganizzare la distribuzione degli uffici giudiziari in base a criteri ritenuti oggettivi come l’estensione territoriale dei circondari e dei distretti; la distribuzione geografica della popolazione residente e non; i carichi e le pendenze delle sedi esistenti; le caratteristiche morfologiche, infrastrutturali e socio-economiche dei territori; la presenza di criminalità organizzata e il rischio di connesse infiltrazioni; i flussi turistici e migratori. Lo schema prevede inoltre la possibilità di accordi con le Regioni per la gestione degli immobili e gli addetti di custodia, mantenendo invece a carico dello Stato le spese per il personale di magistratura, amministrativo e di polizia giudiziaria. L’istituzione del Palazzo di Giustizia per le zone di Bassano, Cittadella e Castelfranco nel distretto di Venezia è pensata in parallelo alle altre tre per le zone di Torino, Bari e Catanzaro, nonché alla stabilizzazione di quattro sedi in Abruzzo e all’attribuzione di competenze civili e penali alle isole d’Elba, Ischia e Lipari. Il disegno di legge promette lo stanziamento di idonee coperture finanziarie e stima di poter avviare già nel 2026 le procedure concorsuali per il reclutamento del personale necessario. «Durante il colloquio – ha riferito Ostellari – il Guardasigilli ha confermato la prossima trattazione del disegno di legge sul riordino della geografia giudiziaria da parte del Consiglio dei ministri. Successivamente il testo sarà discusso e poi approvato dai due rami del Parlamento».

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