Mensa scolastica, cresce la protesta dei genitori «dissidenti»: la raccolta firme sfiora quota 350. Cosa succede

martedì 27 maggio 2025, 00:45
Mensa scolastica, cresce la protesta dei genitori "dissidenti": la raccolta firme sfiora quota 350. Cosa succede
di Denis De Mauro
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SACILE - Continua a crescere, e anche considerevolmente, il numero di coloro che hanno inteso sottoscrivere la petizione comparsa settimane fa nelle scuole sacilesi. Un documento che contiene la precisa richiesta di cambiare l'azienda che si sta occupando della refezione scolastica. Un malessere che parte da lontano, in pratica dall'inizio delle lezioni e che non ha mai trovato una reale solida soluzione. Tanto che dopo la riunione aperta a tutti i genitori tenutasi mercoledì scorso nella sala convegni dell'Hotel due leoni, le firme sono arrivate ormai a quota 343 «e mancano ancora gli aggiornamenti da alcuni plessi» fa sapere uno dei genitori coinvolti nella protesta. La sera della riunione erano poco meno di 250, poi salite di una trentina con la firma di alcune mamme e papà presenti quello stesso giorno. A conti fatti, si tratta di un ulteriore centinaio di nomi in più raccolti nel giro di solo qualche giorno.

NESSUNA CONFERMA

Non trova invece alcuna conferma la segnalazione di bicchieri lavati male. Usati nonostante un evidente odore di disinfettante o comunque puliti con un detersivo diverso da quello raccomandato. Come rende noto il sindaco Carlo Spagnol però «Abbiamo verificato questa informazione e formalmente non risulta essere mai arrivata alcuna segnalazione di questo tipo». L'episodio, raccontato da alcune mamme presenti alla riunione all'Hotel due leoni, sarebbe avvenuto un paio di mercoledì fa e sarebbe stato inoltrato al rappresentante di mensa ma, vale la pena ribadirlo, non vi è alcun riscontro in merito. La segnalazione non fa che ribadire la necessità di una catena di controllo che sia sempre attiva e vigile e che documenti con precisione quanto accade nelle varie mense scolastiche sacilesi, pena l'incorrere in allarmi privi di fondamento. Il tam tam degli ultimi giorni indicava ad esempio una mamma querelata dall'azienda per quanto espresso dalla signora durante la prima commissione mensa. Notizia anche questa non corretta. Vi furono momenti di tensione tra una mamma e i rappresentanti della società, ma nessun seguito legale.

LE FAMIGLIE

Tornando invece alla raccolta di firme, non è improbabile che una volta sul tavolo dell'amministrazione comunale il primo controllo riguarderà il numero esatto di famiglie scontente: una per firma o un nucleo famigliare ogni due nomi? La differenza non è da poco, anche se non vi possono essere dubbi che 350 adulti insoddisfatti di ciò che mangiano i loro figli non sono numero da sottovalutare. Sempre nel corso della riunione di mercoledì scorso è anche emerso che sono stati presi contatti per un confronto con il sindaco di Roncade, altro centro dove la mensa scolastica è servita da Dussmann. Come si ricorderà, qui il caso esplose dopo il rinvenimento di una larva nella pastasciutta servita ai bambini. Vicenda per la quale due dipendenti sono state sanzionate dall'azienda stessa che ha anche presentato un esposto alla Procura di Treviso. L'ipotesi è che si sia trattato di un sabotaggio. Il tipo di larva è di quelle che comprano i pescatori nei negozi specializzati. Per Sacile invece, l'impressione è che tutto sia rimandato al prossimo anno scolastico, il secondo con il nuovo contratto, dato che a questo ormai manca davvero poco alla conclusione. Dussmann avrà quindi un po' di tempo, l'estate intera, per cercare di sistemare meglio il personale e la sua offerta e riconquistare il cuore dei genitori sacilesi. Da vedere quale contromisura si studieranno questi ultimi: l'estate calmerà gli animi o porterà alcune famiglie a fare scelte diverse? Non va escluso infine un nuovo capitolo "pranzo da casa". L'avvocato Anna Piemontese della civica Laboratorio 33077 l'ha ribadito proprio alla riunione dei genitori della settimana scorsa: «Il diritto al panino da casa è costituzionalmente garantito». Se così è e i genitori dissidenti si rivelassero decisi ad andare fino in fondo, la gatta da pelare passerebbe alla scuola che dovrebbe trovare il modo di accontentarli.

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