SACILE - Spari nella notte a San Michele. È successo venerdì sera pochi minuti dopo le 22. Cinque colpi esplosi da un'auto in corsa all'altezza della curva che conclude il lungo rettilineo di via Peruch e il centro abitato sanmichelino, puntando poi verso la campagna e Caneva. Gli spari, identificati dai testimoni come "di pistola" sono stati avvertiti distintamente nelle due abitazioni più vicine, l'una da una parte e l'altra al lato opposto della strada. I rispettivi proprietari si sono fiondati fuori appena in tempo per intravedere un'auto che svoltava a destra.
UN GIOVANE
Il primo ad avvicinarsi alla finestra e a fare in tempo a notare qualcosa di più è stato un giovane non ancora maggiorenne. Il ragazzo racconta di aver visto un'auto bianca, probabilmente una famigliare, con a bordo un solo individuo «Giovane, credo intorno ai 25-30 anni». Il resto della famiglia era al piano di sotto, davanti alla Tv come molti altri a quell'ora. Una volta usciti sulla via, i residenti delle 2 abitazioni si sono accorti della presenza di alcuni bossoli caduti a lato della strada e poi presi in consegna dalla pattuglia della Radiomobile di Sacile intervenuta nel giro di qualche minuto. L'impressione di uno dei residenti è che «l'auto dopo poco sia tornata indietro, ripassando di qua». Per vedere l'effetto dell'azione appena portata a temine forse. Una bravata? Possibile. Ad un primo esame i bossoli sembrerebbero essere quelli di una pistola scacciacani. Certo un episodio che inquieta. Agli abitanti delle case più vicine i militari dell'Arma hanno anche chiesto se qualcuno senta di avere dei nemici, ma la gente di qui appare molto tranquilla.
I RESIDENTI
«Mio figlio più grande si è un po' agitato per l'accaduto e stanotte ha dormito poco», segnala un genitore, mentre molti che abitano su quella via non si sono accorti di nulla.«Alle 22 ero già a letto distrutto - racconta chi ha fatto la giornata al lavoro - eravamo davanti alla televisione, difficile sentire i rumori», osserva un'altra signora. Conferma la ricostruzione dei vicini invece il signor Augusto. Ex imprenditore in pensione, abita una bella villetta non lontana dalla curva e sembra aver fatto il callo a certi sgradevoli episodi. "Pensi che sono tornati a rubare a casa mia solo una settimana fa - Tornati? - Si, è la terza volta in vent'anni. Le due precedenti ci ripulirono praticamente di tutto, stavolta si sono portati via il poco contante trovato, circa 200 euro, e i Postapay ma quelli li ho bloccati subito". Augusto pensa siano entrati in casa sua di notte "Noi ci siamo accorti del furto solo alla mattina". Accertamenti in corso invece per cercare di risalire al soggetto che ha pensato fosse una buona idea di questi tempi esplodere dei colpi d'arma da fuoco in un centro abitato. La speranza è che si sia trattato di una bravata e non di una qualche intimidazione rivolta a qualcuno residente in una zona che risulta densamente abitata da italiani, stranieri e perfino militari statunitensi. I pochi problemi segnalati a San Michele di solito sono collegati all'area del parco e solo per ragazzate rumorose, ma abita non lontano da via Peruch anche la famiglia del giovane albanese accusato di aver sparato a bruciapelo ad un connazionale, dopo una lite, dopo una lite conclusasi a Fontanafredda. Delitto avvenuto il 16 marzo scorso. San Michele al centro della cronaca, sempre a marzo, anche per l'ultimo furto registrato nel quartiere prima di quello della settimana scorsa da Augusto. Vittima, una giovane coppia appena trasferitasi che si è vista derubare di circa 5 mila euro tra preziosi e contanti. La piaga dei furti è però molto diffuso e certo la presenza di vie di fuga lunghe e veloci come la stessa via Peruch o la statale 13 aiutano molto i furfanti nella scelta delle abitazioni da visitare.