Le garanzie
È evidente che il governatore prima di archiviare la crisi vorrà garanzie dalla premier sul fatto che il ministro tra qualche mese non porti un altro attacco alla maggioranza di cui fa parte. Basta fuoco amico, insomma. O quantomeno non lo faccia platealmente, ma riconduca la discussione nell’ambito politico. Resta da capire quanto la premier è disposta a “mollare” il suo ministro a fronte del fatto che Luca Ciriani è stato al suo fianco sin dalla prima ora. In ogni caso anche ieri, seppur a distanza, ci sono state scintille tra i due. Luca Ciriani a Roma ai cronisti che gli chiedevano se e come finirà la crisi in Friuli Venezia Giulia, ha risposto seccamente. «Bisogna chiederlo a Fedriga, è lui che l'ha aperta».
Tecnicamente è vero, perché la Lega per prima, seguita poi dalla civica che porta il nome del presidente e Forza Italia, hanno fatto rimettere agli assessori le deleghe nelle mani del governatore. È altrettanto vero, però, che il primo a tirare il sasso in piccionaia era stato il ministro. Alla provocazione di Luca Ciriani, Massimiliano Fedriga ha replicato con minore veemenza, ma con un messaggio chiaro. «Come ho detto all'inizio voglio risolvere la questione, ma voglio stare lontano dalle polemiche. Poi ognuno fa quello che crede. Io le polemiche non le faccio». Insomma tensioni che non fanno certo bene in un momento in cui sette assessori su dieci hanno rimesso le deleghe e il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, sta cercando, seppur a fatica, di ricompattare il quadro politico.