VALDOBBIADENE Ricattata per aver spedito delle foto hard a un uomo conosciuto in una chat di incontri. È la vicenda che vede come vittima una 56enne di Valdobbiadene (che all’epoca dei fatti di anni ne aveva 49) che ha trascinato davanti al giudice Mark Tahiri, un kosovaro di tre anni più giovane accusato dalla Procura di Treviso di tentata estorsione.
L’UDIENZA
La prima udienza del processo si è tenuta formalmente ieri mattina perché, dopo le complicate indagini per risalire al responsabile del tentativo di estorsione, il diretto interessato si era reso irreperibile. Motivo per cui non era stato possibile notificargli la comunicazione che aveva un procedimento penale pendente a suo carico. Ma quel fantasma, dopo le ulteriori ricerche disposte dal tribunale, è stato individuato. E quindi il processo, a questo punto, si potrà celebrare, anche se i fatti contestati sono ormai datati. Nello specifico il tentativo di sexy ricatto si è consumato in due occasioni: il 29 dicembre 20217 e il 2 gennaio 2018, ovvero quando alla vittima sono arrivati i messaggi di richiesta di denaro per evitare che le foto hard finissero online. Nel corso della prossima udienza, fissata il 24 ottobre, sarà la stessa 56enne a raccontare in aula l’accaduto.
LA VICENDA
Stando a quanto ricostruito dalla Procura di Treviso, la vittima, il cui matrimonio stava attraversando un periodo di stanca, per cercare di distrarsi e di sentirsi ancora donna aveva deciso di iscriversi in una chat di incontri. E fu lì che conobbe il kosovaro. La sua intenzione non era quella di tradire il marito ma di giocare online con uno sconosciuto. E dalle chiacchiere si era presto passati ai messaggi più spinti, sfociati con il passare dei giorni in uno scambio di foto a luci rosse. Un gioco che, di lì a poco, si è trasformato in un incubo per la 56enne: Mark Tahiri, secondo la ricostruzione della Procura, ha iniziato a ricattare la donna. «Dammi 100 euro oppure invio le foto a tuo marito e le pubblico anche su Facebook» le ha scritto in chat. Lei, terrorizzata dal fatto di poter essere scoperta, all’inizio è stata al gioco. Poi però ha deciso di confessare la scappatella virtuale al marito e si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia.