Omicidio Margherita Ceschin, Dileysi mente in aula sotto giuramento: archiviata per il delitto, ora è indagata per falsa testimonianza

La 34enne dominicana ha detto di non aver mai conosciuto Josè Luis Mateo Garcia, il presunto esecutore materiale dell'assassinio della pensionata

giovedì 29 maggio 2025 di Giuliano Pavan
Dileysi Lorenzo Guzman, 34enne dominicana

CONEGLIANO (TREVISO) - Inizialmente indagata, essendo la nuova compagna di Enzo Lorenzon, perché si riteneva fosse coinvolta o avesse avuto un ruolo nell’omicidio di Margherita Ceschin, la pensionata di 72 anni picchiata e soffocata nel suo appartamento di via XXVIII Aprile a Conegliano il 23 giugno 2023, aveva ottenuto l’archiviazione della sua posizione.

DILEYSI LORENZO GUZMAN

Ma i guai con la giustizia per Dileysi Lorenzo Guzman, 34enne dominicana, non sono finiti: chiamata a testimoniare in aula nel processo che vede imputati per omicidio volontario premeditato proprio Enzo Lorenzon, ex marito della vittima 79enne di Ponte di Piave (il mandante, attualmente ai domiciliari in una casa di cura per motivi di salute), e i dominicani Sergio Antonio Luciano Lorenzo, 42 anni, Josè Luis Mateo Garcia, 30 anni, Juan Maria Beltre Guzman, 39 anni, e Kendy Maria Rodriguez, 26 anni, ha dichiarato di non aver mai conosciuto Molongo (ovvero Josè Luis Mateo Garcia, considerato uno dei due autori materiali del delitto, ndr).

Dichiarazione, assieme ad altre rilasciate durante l’esame (e smentite dalle intercettazioni telefoniche e ambientali) che hanno spinto il pubblico ministero Michele Permunian a inviare la deposizione alla Procura per indagare la 34enne, difesa dall’avvocato Giuseppe Pio Romano, per falsa testimonianza. Rimane comunque inalterata la sua posizione riguardo al delitto: la donna non era a conoscenza del piano criminoso e, come già appurato dagli inquirenti, non ha avuto alcun ruolo nell’omicidio, nemmeno nella fase successiva all’omicidio.

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JUAN MARIA BELTRE GUZMAN

Cambia invece la posizione di Juan Maria Beltre Guzman. Il 39enne, difeso dall’avvocato Fabio Crea e considerato l’intermediario tra Lorenzon e il gruppo di connazionali. Nel corso dell’esame in aula dei carabinieri che hanno svolto le attività d’indagine in merito alle intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché l’analisi dei tabulati e delle immagini di videosorveglianza, è emerso un ruolo marginale del 39enne dominicano (già condannato a 2 anni e 4 mesi in abbreviato per detenzione di droga, ndr). L’avvocato Crea, a fronte dei nuovi elementi emersi nel corso del processo, ha presentato istanza di scarcerazione per Beltre Guzman, incassando il parere favorevole del pm che, a questo punto, derubricherà il reato contestato a Beltre Guzman da omicidio volontario in concorso a favoreggiamento. Per il 39enne si va dunque verso un’uscita dal carcere con una misura cautelare meno restrittiva come il divieto di espatrio associato all’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di firma.

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