TREVISO – Monigo al centro delle politiche per i Lavori Pubblici. Da un lato c’è la buona notizia di un contributo arrivato dalla Regione per riqualificare lo storico campo da rugby della Tarvisium, dall’altro c’è la notizia meno bella dell’ennesimo slittamento di un anno per la realizzazione del centro polifunzionale che dovrà sorgere accanto al campo dell’Aurora.
IL CONTRIBUTO
Per il campo delle “magliette rosse”, uno dei simboli della palla ovale trevigiana, Ca’ Sugana ha ottenuto ha ottenuto un contributo regionale di 60mila euro. Il progetto di riqualificazione prevede l’adeguamento della struttura e dell’impianto di illuminazione per consentire la pratica sportiva anche in orario serale (per un costo totale di circa 158mila euro). «Vogliamo incentivare la pratica della disciplina sportiva in questo impianto che già ospita un grande numero di ragazzi, ben 240 dai 6 ai 18 anni -afferma il vicesindaco Alessandro Manera- ben venga questo contributo che certifica la bontà del progetto presentato per la manutenzione e l’adeguamento dell’impianto di illuminazione». Soddisfatto anche l’assessore al Bilancio Riccardo Barbisan: «Un contributo, questo, che ci permette di continuare in quella politica di valorizzazione degli impianti sportivi comunali, che sarebbe difficile con le sole risorse del bilancio.
IL PROBLEMA
Diversa invece la situazione per il progetto del centro polifunzionale sempre a Monigo, pensato a ridosso del campo da calcio dell’Indomita. Il progetto è stato elaborato nel 2021 per un investimento di 3 milioni di euro. Una cifra che il Comune non può coprire solamente con le proprie risorse. Fin dal primo momento è stata quindi fatta la richiesta di un contributo statale. Ma in quattro anni da Roma, pur avendo preso in considerazione il progetto, non è arrivata nessuna notizia. Il centro polifunzionale viene però inserito anno dopo anno in ogni aggiornamento del programma triennale delle Opere Pubbliche. E, ogni volta, la giunta è costretta a fare un adeguamento rinviandolo all’annata successiva. Ed è capitato anche questa volta: l’esecuzione dei lavori prevista per il 2025 è stata spostata per il 2026 in mancanza di notizie certe sui contributi. Restiamo in attesa del contributo -spiega l’assessore Sandro Zampese- e fino a quando non avremo una notizia certa siamo costretti a spostare il progetto da un anno all’altro. E dire che si tratta di un centro atteso dal quartiere e che, priamo o poi, contiamo di realizzare».