Studentessa sviene a scuola dopo aver fumato uno spinello: ricoverata in ospedale

Sono almeno tre al mese, secondo quanto riportato dall’ospedale di Pordenone, i giovani minorenni che finiscono in ospedale a causa dell’assunzione di alcol oppure di sostanze stupefacenti

giovedì 20 febbraio 2025 di Marco Agrusti
Marijuana, adolescente sviene a scuola a Pordenone dopo uno spinello: ricoverata in ospedale

PORDENONE - Non è certo se l’assunzione sia avvenuta durante l’orario scolastico oppure se il valore poi trovato nelle analisi compiute dal personale medico successivamente al ricovero in ospedale. Quello che è certo riguarda la dinamica: una studentessa pordenonese, appena adolescente, è svenuta in una scuola superiore del capoluogo provinciale ed è stata trasportata al Santa Maria degli Angeli, nel reparto di Pediatria. E i medici, una volta eseguiti i controlli, hanno rilevato la positività alla marijuana.

 
Cos'è successo


I fatti risalgono all’inizio della settimana e si intrecciano con quelli che fanno riferimento a una vicenda simile e avvenuta nelle stesse ore.

Sempre a Pordenone, infatti, un’altra giovane adolescente della città è stata trasportata in ospedale dalle forze dell’ordine. Era in preda ai fumi dell’alcol e si era sentita male. Due casi in poche ore, quindi, a riprova di come l’emergenza delle sostanze che circolano tra i giovanissimi sia reale anche nel capoluogo del Friuli Occidentale. Tornando alla giovane ricoverata per prima al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, l’allarme è scattato in una scuola superiore del capoluogo, che non indichiamo per tutelare e proteggere la privacy della minorenne. La giovane è stata portata in ospedale dopo che era svenuta nell’ambiente scolastico, durante una normale mattinata di lezioni. È stata dimessa alcune ore dopo, ma i controlli hanno dimostrato l’assunzione di marijuana e il personale medico ha collegato lo svenimento alla sostanza stupefacente.

 
Il quadro


Sono almeno tre al mese, secondo quanto riportato dall’ospedale di Pordenone, i giovani minorenni che finiscono in ospedale a causa dell’assunzione di alcol oppure di sostanze stupefacenti di varia natura. «Si tratta di una condizione che vediamo abbastanza spesso. Se dovessimo fare una stima approssimativa – aveva spiegato Roberto Dall’Amico, primario di pediatria al Santa Maria degli Angeli di Pordenone – in pronto soccorso ne arrivano almeno tre al mese». Molti ragazzi, poi, trovano in casa farmaci da banco e psicotropi appartenenti a familiari, assumendoli senza alcuna conoscenza degli effetti collaterali. Il paracetamolo ad esempio, spiegava il primario, ingerito in dosi massicce può avere conseguenze epatiche gravissime. Vi sono poi quelli che, seguiti per disturbi dell’umore o dell’ansia, accumulano le proprie terapie per assumerle dopo, in un’unica dose. «Lo vediamo anche con i nostri pazienti – aggiungeva il medico – e per questo prestiamo la massima attenzione: capita che i ragazzi e le ragazze vengano messi in terapia con farmaci contro patologie di interesse neuropsichiatrico e che, invece di prenderli con una certa regolarità, ne prendano venti compresse tutte assieme. Poi ce li troviamo al pronto soccorso».

Ultimo aggiornamento: 21 febbraio, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci