Ciriani stoppa Fedriga: «Terzo mandato? Non c'è fretta»

Il ministro all'alleato leghista: «Aspettiamo la Consulta sulle regole dell'autonomia e poi vediamo si potrà fare»

domenica 26 gennaio 2025 di M.A.
Ciriani stoppa Fedriga: «Terzo mandato? Non c'è fretta»

TRIESTE - Non siamo ancora all'«Enrico stai sereno» di Matteo Renzi all'allora premier Enrico Letta. Ma non ci si va nemmeno così lontani. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il pordenonese Luca Ciriani, ieri a Trieste è entrato a gamba tesa nel dibattito sul terzo mandato dei presidenti delle Regioni. E lo ha fatto a viso aperto, menzionando - nome e cognome - il suo alleato di coalizione in Friuli Venezia Giulia, il presidente Massimiliano Fedriga.

Proprio quest'ultimo alcuni giorni fa aveva alzato la voce portando sul tavolo la specialità e l'autonomia del Fvg e invocando la possibilità di introdurre la riforma con una legge regionale. Ieri, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Trieste, il tackle di Ciriani. Sul terzo mandato «continuo a dire quello che ho detto mesi fa, quando si è tentato un blitz in Parlamento per la modifica della legge 65 del 2004, cioè che la fretta è una cattiva consigliera. Consiglio di aspettare la sentenza della Consulta che si dovrà esprimere sul ricorso che ha fatto il governo alla legge della Campania e dopo aver letto la sentenza sarà il caso di sedersi tutti quanti e di capire come e se procedere». Poi l'affondo diretto al presidente del Friuli Venezia Giulia. «Per quanto riguarda il Fvg - ha poi precisato il ministro Ciriani - siccome il presidente Fedriga e non solo lui rivendica il fatto che l'autonomia possa consentire un percorso differenziato, anche qui dico che la fretta è cattiva consigliera. Aspettiamo la Consulta e poi rifletteremo tutti insieme con calma su cosa si può e cosa non si può fare».

LE TAPPE

Fratelli d'Italia e Lega, ennesima puntata friulana di un maxi-dibattito che spazia dalla riorganizzazione della sanità territoriale ai candidati sindaco nelle due principali città (Pordenone e Monfalcone) che andranno al voto in primavera in Friuli Venezia Giulia. Sulla revisione della rete oncologica le frizioni Lega-FdI sembrano essere state tamponate. Un accordo in extremis ha raffreddato la maggioranza. I candidati sindaco del centrodestra sono stati scelti non senza tensioni. Ma ora ci sono, con a supporto due coalizioni unitarie. L'ultima partita da giocare è quella sul terzo mandato. L'ala leghista della giunta Fedriga - con il presidente in testa - fa quadrato con il Carroccio veneto e spinge - stavolta solo in salsa friulana - per una soluzione normativa interna alla Regione a statuto speciale. Fratelli d'Italia invece si affida ai massimi esponenti del partito. Luca Ciriani non è solamente il ministro per i Rapporti con il Parlamento. È una figura di assoluta fiducia della premier Giorgia Meloni. E questo ancora da quando Fratelli d'Italia superava a malapena lo sbarramento per entrare in Parlamento. Fedriga, dall'altro lato, è il secondo presidente più apprezzato dopo Luca Zaia. La partita si gioca ai massimi livelli.

 

Ultimo aggiornamento: 18:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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