VENEZIA - Nel cuore di un’estate veneziana, in cui la città, abbandonata dai visitatori più abbienti, si riempie di folle di turisti mordi e fuggi, si accende il dibattito sulle misure da adottare per invertire la tendenza.
L’obiettivo dichiarato è attirare di nuovo in laguna i visitatori di qualità, quelli capaci, cioè di valorizzare l’unicità artistica, storica e culturale di Venezia e di apprezzarne le produzioni più autentiche, incentivandoli, perché no, anche con buoni sconto e guide dedicate.
La ricetta dell’assessore al commercio Sebastiano Costalonga per un turismo più sostenibile parte allora dalla valorizzazione delle eccellenze artigiane, tesori da promuovere anche con un marchio di qualità che ne certifichi l’originalità e costruire così un modello alternativo all’overtourism: «Venezia non può più essere preda di un turismo selvaggio. Il nostro obiettivo è chiaro: farla tornare a misura d’uomo, sostenibile per chi ci vive e autentica per chi la visita – dichiara – Vogliamo premiare chi sceglie con intelligenza, chi apprezza la nostra storia e chi sostiene i nostri maestri artigiani, veri custodi della cultura veneziana. Questo è il nostro contributo concreto a una Venezia viva, vera e fiera della propria identità».