VENEZIA - Filippo Turetta comparirà direttamente davanti alla Corte d’assise di Venezia, con ogni probabilità già nella seconda metà di settembre. Il ventiduenne padovano di Torreglia, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata, Giulia Cecchettin, la sera dell’11 novembre scorso, tra Vigonovo e Fossò, nel veneziano, alla fine ha chiesto il giudizio immediato. Una scelta tecnica, che con la rinuncia al filtro dell’udienza preliminare dovrebbe accelerare i tempi di un processo che, a questo punto, potrebbe essere davvero molto rapido. La decisione è stata resa pubblica ieri dallo stesso difensore del giovane, il professor Giovanni Caruso, a una settimana dalla prima delle due udienze preliminari che erano già state fissate per il 15 e il 18 luglio, davanti alla giudice Claudia Ardita. Date che a questo punto saltano, in attesa che venga fissata la prima udienza del processo davanti all’Assise. Appuntamento destinato a slittare dopo la pausa estiva, anche per la necessità di nominare i sei giudici popolari che affiancheranno i due togati. A loro toccherà il compito di giudicare l’imputato a cui il pubblico ministero, Andrea Petroni, contesta l’omicidio volontario, aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza e stalking: reati che possono portare all’ergastolo.
Turetta subito a processo, rinuncia al "preliminare" e alla perizia psichiatrica: «Sta maturando la consapevolezza del grave delitto»
martedì 9 luglio 2024, 00:30 - Ultimo agg. 13:32

di Roberta Brunetti
1 Minuto di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA