TREVISO Il bambino non è più con la mamma. Le è stato tolto. E affidato al padre, ormai da più di tre anni. Per questo lei aveva chiesto alla scuola frequentata dal figlio - un istituto comprensivo nella zona di Treviso - la copia di tutta la documentazione scolastica relativa agli ultimi tre anni: puntava a usarla nella causa aperta contro quello che, senza alcun giro di parole, reputa «un illecito allontanamento coatto».
Alla fine del 2024, però, la preside dell’istituto comprensivo in questione aveva respinto la sua richiesta: la donna - è stata in sintesi la risposta - è decaduta dalla responsabilità genitoriale, e quindi non può avere i documenti. In altre parole, era come se li avesse richiesti un estraneo. Ma adesso il Tar del Veneto ha ribaltato le cose. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dalla mamma contro il ministero dell’Istruzione, l’ufficio scolastico, sia quello regionale che quello di Treviso, e contro lo stesso istituto comprensivo.
«Il diniego di accesso - si legge nella sentenza - non può essere disposto oltre i casi in cui risulta espressamente previsto, tra i quali non figura l’ipotesi di decadenza della responsabilità genitoriale». Poche righe, secche. Di più, il tribunale ha dato alla scuola 60 giorni di tempo per fornire alla mamma tutti i documenti richiesti: pagelle, verifiche scritte, verbali, registro delle assenze e così via. Nel caso in cui i termini dovessero scadere, interverranno i vertici dell’ufficio scolastico di Treviso, già individuati come commissario ad acta.
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