Stazione, nuovi ritardi e si slitta al 2026: «Problemi nell’appalto». Rfi: «Difficoltà, ma puntiamo a un nuovo piano per recuperare»

martedì 8 luglio 2025, 05:55 - Ultimo agg. 9 luglio, 11:27
20250320 - EBF - TREVISO - SOTTOPASSO STAZIONE FS INAGIBILE PASSERELLE TESTINE ESTERNE . Felice De Sena/Nuove Tecniche
di Mauro Favaro
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TREVISO Nuovi ritardi per la stazione dei treni di Treviso. La fine dei lavori di riqualificazione slitta ancora: se ne riparlerà nel 2026. Il sindaco Mario Conte ha fatto più volte la voce grossa con Rfi, Rete ferroviaria italiana, la società che gestisce l’appalto, chiedendo di chiudere almeno i cantieri che si affacciano sul Put entro la fine di dicembre. Rfi assicura che l’impegno non manca, ma ci sono diversi nodi. «Gli interventi stanno procedendo con alcune difficoltà. Sono in corso degli approfondimenti con gli appaltatori, che stanno creando dei disagi di cui ci scusiamo con gli utenti della stazione - spiega Lucio Menta, direttore degli investimenti di Rfi - stiamo riprendendo in mano la gestione dell’appalto al fine di riprendere l’intervento in maniera veloce: contiamo a ripartire a breve a spron battuto, per recuperare».

Rispettare la scadenza di fine anno pare una missione impossibile. Rfi, comunque, continuerà a provarci anche attraverso un piano di recupero ad hoc. «Abbiamo un leggerlo slittamento, che però contiamo di colmare proprio con un programma lavori di recupero - specifica il direttore - stiamo provando a rientrare per dicembre. Ma fino a quando non c’è un programma lavori consolidato, tecnicamente fattibile, non riesco a prendermi un impegno. In ogni caso, l’obiettivo è questo. Per quanto possibile, cercheremo di minimizzare la durata dei lavori». Scendendo nel dettaglio, oggi si è concentrati sulla riqualificazione del sottopassaggio pedonale principale. Qui l’intervento è stato anticipato per risolvere il problema dei frequenti allagamenti.

Si punta a riaprirlo entro la fine di questo mese, in modo che i passeggeri, e non solo, non debbano più usare il sottopasso dalla parte delle ex Poste (senza ascensore) che si ferma al binario 9 e che costringe chi deve andare a San Zeno a risalire e a percorrere l’ultimo pezzo del sottopasso principale (tenuto aperto con le griglie anti acqua alta). E viceversa, ovviamente. Parallelamente si lavora al resto, sempre dalla parte del Put. Per la riqualificazione sul versante di San Zeno, invece, si sa già che si andrà al 2026.

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