Mamma cinghiale e i cuccioli uccisi, scoppia la rabbia dei cacciatori: «Nessuno di noi avrebbe mai fatto una cosa del genere»

venerdì 20 giugno 2025, 10:22 - Ultimo agg. 22 giugno, 08:46
Mamma cinghiale e i cuccioli uccisi, scoppia la rabbia dei cacciatori: «Nessuno di noi avrebbe mai fatto una cosa del genere»
di Cristina Antonutti
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PINZANO (PORDENONE) - C'è un'immagine che da due giorni viene condivisa nelle chat dei cacciatori di tutta la regione. È un'immagine che li ha lasciati sbalorditi. Ritrae una scrofa di cinghiale e i suoi nove cuccioli in una gabbia-trappola. La covata è stata eliminata nell'ambito del Piano straordinario di abbattimento adottato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per prevenire danni all'agricoltura, ma anche impedire la diffusione della peste suina africana, che se dovesse contagiare gli allevamenti friulani costituirebbe una maledizione per la filiera del prosciutto di San Daniele, con conseguenze drastiche dal punto di vista economico.

La famiglia di cinghiali è stata abbattuta a Pinzano per tutelare un'azienda agricola che non riesce a difendersi dalle continue incursioni di questi animali. È stata montata una gabbia metallica, nella quale scrofa e cuccioli sono stati attirati. Una volta catturati sono stati abbattuti. L'intervento - come previsto dal regolamento - è stato comunicato per competenza territoriale al direttore della Riserva di caccia di Pinzano, Ezio Bassani, dalla Forestale. Immediata la reazione dei cacciatori. Su tutti si leva la voce di Albano Bergamasco, presidente del Distretto venatorio pianura Isontina e rappresentante del mondo venatorio nel Comitato faunistico regionale. «Non conosco cacciatore che faccia una cosa del genere - osserva - Se bisogna contenere la specie, lo si faccia quando le bestie non sono gravide e non allattano».

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