Consegne a domicilio
Inventato ai tempi del Covid, cinque anni dopo il delivering della cocaina è oggi un meccanismo perfetto, collaudatissimo. Manca solo che ti offrano un tiro gratis se il rider arriva dopo i 7 minuti “garantiti” e comunque “un mezzo”, che è mezzo grammo di coca, costa 40 euro. Un prezzo popolare.
Ne è la prova l’arresto dell’altro ieri si una donan dell’est che aveva in borsa tre chili e mezzo di cocaina, roba da farci 300mila euro. A sentire chi è nel business dello spaccio, i consumatori ormai sono migliaia, a Mestre. Del resto una prova empirica c'è: la “coca” che si trova in giro e che costa 80 euro al grammo, quanto basta per farsi una serata in 4, non è questo granchè, segno evidente che lo spacciatore non ha bisogno di fidelizzare il cliente, tanto sa che c'è la fila alla sua porta.
Anzi al suo telefono. Che è un numero facile da trovare, i consumatori se lo passano l'un l'altro e chi risponde - ma si tratta di una sorta di call center – non chiede nemmeno «chi ti ha dato il numero?» tanto sa che le probabilità di essere beccato sono pari a zero. Oggi questo è il grande mercato dello stupefacente.
Altro che eroina. Che è rimasta di fatto l'unica droga da strada. Fino al febbraio 2020 anche la coca era in strada e al parco di villa Querini ogni mattina pareva di essere al casello di Villabona, con un via vai continuo di “clienti” motorizzati che andavano a prendersi la dose da sniffare in ufficio. Ma allora erano soprattutto professionisti, adesso invece sono tutti. Avvocati e studenti, commercialisti e idraulici, architetti e turnisti. La coca arriva ovunque e questo modo di “farsi” non desta alcun allarme sociale e quindi la città è piena di “invisibili” che, almeno una volta alla settimana, da soli, più facilmente in coppia o in gruppo, si fanno di coca. In macchina, a casa, al parco, in barca, ma senza dare nell'occhio.