VITTORIO VENETO «È arrivato il momento che i ristoratori chiedano ai clienti una caparra quando viene loro prenotato un tavolo con diversi coperti, soprattutto in giorni di festa» suggerisce Antonella Secchi, direttrice di Ascom Vittorio Veneto. Negli ultimi quindici giorni sono due i ristoratori del Vittoriese ad aver patito una perdita economica per il mancato arrivo di clienti che avevano prenotato giorni prima dei tavoli accordando anche un menu: in un locale un tavolo per 9 persone nel giorno di Pasqua, in un altro per 7, tra l’altro tutti con apposito menu vegano, pochi giorni dopo.
«Questi episodi sono ormai quotidiani – denuncia Secchi -: ora, oltre al nome e cognome di chi prenota, è bene chiedere, soprattutto quando ci sono festività, un anticipo o un indirizzo per avere certezza della prenotazione».
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