Bulli in piscina: ora si entra col documento. Ripetute scorribande delle baby gang agli impianti, il titolare: «Adesso carta d’identità o si resta fuori»

venerdì 4 luglio 2025, 05:30 - Ultimo agg. 5 luglio, 08:28

IL PRECEDENTE

Come dimostra quello che è accaduto a Monselice, dove Baby Touché, all’anagrafe Mohammed Amine Amagour, il trapper ventunenne noto alle cronache per i suoi precedenti violenti, come la faida con una banda concorrente di Lodi, ha aggredito il gestore dell'impianto natatorio scaraventandolo a terra. Il tutto per una manciata di euro, il costo di due sdrai non pagati.

Il trapper, accompagnato da un amico di origine nordafricana, aveva preteso di ritirare i lettini senza versare il supplemento. Quando l'addetta al bar lo ha fatto presente, la situazione è degenerata. Non solo a Monselice, purtroppo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA