Bulli in piscina: ora si entra col documento. Ripetute scorribande delle baby gang agli impianti, il titolare: «Adesso carta d’identità o si resta fuori»

venerdì 4 luglio 2025, 05:30 - Ultimo agg. 5 luglio, 08:28
Bulli in piscina: ora si entra col documento. Ripetute scorribande delle baby gang agli impianti: chiamati anche i carabinieri. Il titolare: «Adesso carta d’identità o si resta fuori»
di Laura Bon
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MONTEBELLUNA Dagli sputi alle prese in giro, dai tuffi agli schizzi, importunando gli altri bagnanti. Poi, alla richiesta del documento, un candido «non ce l'ho». Il tutto è successo, soprattutto dall'inizio di questa stagione estiva, nelle piscine scoperte degli impianti natatori di Montebelluna e Valdobbiadene, dove i baby bulli e i maranza sembrano aver trovato un'alternativa più "fresca" rispetto alle acrobazie in bici in mezzo alle strade del centro.

Ma la Montenuoto non ci sta e promuove, nei due impianti, un giro di vite in nome della sicurezza e della tutela di chi in piscina va per vivere qualche ora in relax. Agli impianti, insomma, da qualche giorno si entra solo con le carte in regola: documento cartaceo e, per gli under 14, presenza di un adulto accompagnatore. Tutto è cominciato quando sono state aperte le due piscine scoperte e ragazzini anche giovanissimi, dagli 11-12 anni in poi, hanno cominciato a prenderle d'assalto con atteggiamenti a dir poco turbolenti.

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