Adna Islam scivola nel Piave e annega a 9 anni. I soccorritori: «Ce l’abbiamo messa
tutta, ma non siamo riusciti a salvarla»

lunedì 30 giugno 2025, 05:55

L’INTERVENTO

I vigili del fuoco sono arrivati in forze con circa venti operatori: i sommozzatori hanno iniziato a scandagliare il fondale nel punto indicato dai genitori di Adna, mentre l’elicottero Drago del reparto Volo di Venezia è atterrato sul greto del Piave, con il supporto di una squadra dal distaccamento di Montebelluna. A cercare la bimba nell’acqua anche un drone. La bimba è stata individuata circa un’ora più tardi, ma i sommozzatori hanno capito che si trovava in un punto estremamente pericoloso: il corpicino veniva trascinato in basso da un mulinello.

Immergendovisi, anche un sommozzatore esperto avrebbe corso il rischio di venire trascinato verso il basso, oppure di perdere la bimba nella corrente. Il sindaco ha richiesto l’intervento di una ditta edile, i Michielon di Pederobba, per tentare di ridurre la corrente in quel punto: un escavatore ha attraversato il fiume collocandosi proprio di fianco al punto dove si trovava Adna. I soccorritori si sono legati con delle corde al mezzo per poi calarsi verso il basso. La corrente era ancora estremamente forte: così a supporto sono stati portati dei pannelli di legno. Le travi hanno aiutato a ridurre la corrente in quel punto, in modo da permettere ai soccorritori di sollevare la bimba.

I sommozzatori hanno portato il corpo della piccola a riva. Il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. E anche se i soccorritori lo sapevano già, quella constatazione ha fatto male anche a loro: il Piave aveva vinto ancora una volta. Lungo la riva, ad assistere a quell’impresa disperata c’erano anche tanti altri bagnanti. Fino alla fine hanno sperato assieme alla famiglia e poi hanno pianto con loro.

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