Aldo Civillini, l'autista cade dal camion durante una consegna e sbatte la testa: muore dopo due giorni di agonia. Aveva 49 anni

L'incidente è accaduto mercoledì scorso

venerdì 18 luglio 2025 di Redazione web
Aldo Civillini, l'autista cade dal camion durante una consegna e sbatte la testa: muore dopo due giorni di agonia. Aveva 49 anni

VICENZA - Fatale infortunio sul lavoro a Cartigliano. Aldo Civillini, autista di 49 anni, cade dal cassone del camion e si ferisce gravemente: muore dopo due giorni di agonia all'ospale San Bortolo di Vicenza. 

L'incidente

L'incidente è accaduto mercoledì scorso a Cartigliano mentre l'autista stata effettuando una consegna alla ditta O.M.O.

Secondo le ricostruzioni, dopo aver finito di scaricare del materiale, il 49enne avrebbe perso l'equilibrio cadendo a terra battendo la testa. E non si esclude che la caduta sia stata causata da un malore improvviso. Ad accorgersi del corpo dell'uomo riverso sull'asfalto i titolari della ditta che hanno allertato i soccorsi. 

Le ferite

Troppo gravi i traumi riportati dall'uomo ricoverato nel reparto di rianimazione e residente in provincia di Lecco. 

«A fine maggio: 38 morti sul lavoro»

«Sono sconvolto. Esprimo piena vicinanza alla sua famiglia e ai suoi colleghi ed amici dell'operaio morto - dichiara Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto -. Evidenzio nuovamente che i dati presentati recentemente dall'Osservatorio Vega ci mettono di fronte ad uno scenario preoccupante per gli infortuni e soprattutto le morti sul lavoro: la nostra regione da quest'anno è in zona arancione e fatica a cambiare colore in meglio». 

«A fine maggio - ricorda - si registrano 38 morti sul lavoro nel nostro territorio. In Veneto gli infortuni mortali sono raddoppiati rispetto all'anno scorso posizionando la regione al secondo posto, dopo la Lombardia, per queste stragi ingiustificate e vergognose. La maglia nera la condividono Padova e Vicenza. Seguono poi Venezia e Verona, Treviso e Rovigo. Di fronte a questo bilancio preoccupante dobbiamo tutti fare la nostra parte con le istituzioni e gli organi datoriali. Dobbiamo rimanere uniti e continuare ad impegnarci in questa direzione: occorrono tutti gli strumenti possibili per fare formazione, informazione, controlli, ispezioni, occorre tenere altissima l'attenzione su questo tema, occorre instillare una cultura della sicurezza e della vita a tutti i livelli. Zero morti sul lavoro è una campagna della Uil che oggi è diventata l'obiettivo di tutti».

Ultimo aggiornamento: 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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