A due anni di distanza dall'incidente in bici a Santo Domingo per colpa di un dissuasore di velocità, Jovanotti è tornato in sella: 770 chilometri da percorrere, uno per ogni giorno trascorso dopo l'incidente. E l'obiettivo di arrivare in bicicletta ai Laghi di Fusine in Friuli Venezia Giulia per le prove con la band in vista del grande concerto di sabato in un luogo unico dove si arriva solo su due ruote. In questo scenario, al confine tra Italia, Austria e Slovenia, il concerto nell'ambito del "No Borders Music Festival" diventa il punto d'arrivo (e di partenza) di una piccola grande avventura collettiva, in un'esperienza condivisa, pulita, leggera, potente. «Il 26 luglio, insieme alla band di PalaJova, faremo l'unico concerto di questa estate. Ma non sarà un concerto qualsiasi: sarà una follia meravigliosa. Ci saranno 5.000 persone tutte arrivate in bicicletta. Quando un anno fa è nata questa idea un po' matta, mi sono fatto una promessa: «Ci arriverò in bici anche io. Da casa mia. Da Cortona».
LA MARATONA
Così, lungo questo tour partito dalla città toscana, il cantante ha macinato chilometri su chilometri raggiungendo ieri Chioggia e Pellestrina, tra lo stupore generale. Il cantautore è stato visto sfrecciare insieme al suo team prima a Chioggia, poi a Pellestrina, alla scoperta delle isole della Laguna. In molti hanno sgranato gli occhi. Non erano ancora le 10 del mattino e la notizia si è sparsa rapidamente: «A Pellestrina non c'ero mai stato. Le isole di Venezia sono fantastiche - ha raccontato il cantante attraverso i suoi canali social - E chiaro che Piazza San Marco a Venezia rappresenta il massimo ma anche le isole della Laguna meritano di essere scoperte e andiamo qui. Grazie al Bragosso Ulisse che si è offerto di darci un passaggio portandoci da Chioggia fino a Pellestrina».E poi Jova ha chiesto a Marco Bastianello, capitano del Bragosso Ulisse, informazioni sulle tappe della navigazione e di come sarebbe arrivato poi fino a Malamocco. Dal tour nei palazzetti o al Jova Beach a quello ai pedali. Sempre nel segno, per Lorenzo, di una grande passione: quella per la bici. E dell'amicizia con i suoi compagni di viaggio, ma anche con il suo popolo, i fans che lo adorano, la sua gente che lo ha sempre seguito. Tappa veneziana, ieri, di un team fantastico composto da gregari ma anche di un campione del ciclismo come Paolo Bettini, olimpionico di Atene 2004 ma anche su strada nel 2006 e 2007.
IN BRAGOSSO
Il gruppo è arrivato a Chioggia dai lidi ferraresi, fino a Chioggia attraversata sulle due ruote. Poi dopo il passaggio in navigazione, approdo a Pellestrina. E qui è stata percorsa l'intera isola come fosse un "gruppone" del Giro d'Italia e per finire colazione in attesa del ferry boat della linea 1 al chiosco di Santa Maria del Mare. Quindi lo sbarco al Lido. Durante il percorso Jovanotti non ha negato a nessuno una foto ricordo, un abbraccio e una stretta di mano. Agli Alberoni si è fermato per parlare con alcune lavoratrici della casa di cura. E poi la sosta a Malamocco per rifocillarsi da Mauretto. Senza alcun preavviso. Tra gli abituali clienti di giornata.L'allegra carovana si è poi diretta verso la motonave in piazzale Santa Maria Elisabetta e il tour si è spostato nel litorale nord: Cavallino Treporti, Jesolo e virata verso Portoguaro.