MIANE «Abbiamo visto di quale potenza è capace la natura». Oltre a chi ha dovuto spalare l’acqua dal proprio salotto, c’è anche chi, durante il temporale, è rimasto isolato dal resto del paese: nella notte tra lunedì e martedì, almeno quattro famiglie si sono trovate assediate dal maltempo.
Lungo la strada che porta al Santuario della Madonna del Carmine, uno dei luoghi più noti e visitati del paese, due frane hanno messo a dura prova gli uomini e le donne della Protezione civile, che sono riusciti a liberare il passaggio nel pomeriggio. «All’inizio non ci siamo resi conto di nulla – racconta Anna, rimasta bloccata con la sua famiglia nella casetta di via del Carmine, a cento metri dal Santuario, in mezzo alla boscaglia. – Poi, vedendo ciò che era successo sulla strada, con una potenza dell’acqua davvero impressionante, ci siamo sentiti davvero vulnerabili e impotenti di fronte a fenomeni come questi.
Per noi il mattino seguente è stato un disagio, perché non abbiamo potuto muovere l’auto fino alle quattro, ma il Comune è venuto subito a verificare se stavamo bene o se avevamo bisogno di aiuto. Abbiamo acquistato la casa un anno fa: non ci risulta che sia mai successa una cosa del genere».
IL SOPRALLUOGO
Il sindaco Moreno Guizzo ha ricevuto la prima richiesta di aiuto durante la notte e ha fatto di tutto per riuscire ad avere un escavatore entro le sei del mattino: una grande frana bloccava l’incrocio tra via Trieste e via Cimavilla, isolando un’abitazione. Il fosso a margine della strada si era riempito di detriti e, anziché scorrere nel canale, l’acqua ne ha scavato un altro sulla carreggiata. Otturato il tombino di scolo, il torrente avrebbe potuto raggiungere la strada provinciale, se la sua potenza non fosse stata tale da crearsi un varco da solo.
«Sono state due giornate impegnative – spiega il sindaco – Il nostro territorio è stato interessato da frane in via Trieste e in via del Carmine, ma anche a Premaor, in via Rive, dove è franato un pendio coltivato a vigneto, in una zona privata. Se ne stanno occupando i residenti. Abbiamo altre frane anche in montagna, in zone disabitate che al momento non è urgente liberare. L’appello ai cittadini è di prestare attenzione e segnalarci eventuali ostruzioni di fossi e canali, in modo da mantenere sempre puliti ed efficienti i sistemi di deviazione dell’acqua».
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