Lupo avvistato sull'argine del Piave: c'è il via libera del ministero per la cattura

Nei prossimi giorni l'area golenale verrà monitorata dal personale coordinato dalla Regione Veneto con l'ausilio di polizia provinciale e locale

mercoledì 14 agosto 2024 di Redazione Treviso
Il lupo avvistato a Maserada sul Piave e a San Biagio di Callalta

MASERADA SUL PIAVE (TREVISO) - È arrivato il via libera del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, dopo il parere dell'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale, per la cattura del lupo avvistato nei giorni scorsi lungo l'argine del Piave a Maserada e a San Biagio di Callalta.

Nei prossimi giorni, dunque, larea golenale sarà battuta dal personale incaricato per la cattura coordinato dalla Regione Veneto e aiutato dalla polizia provinciale e dalla polizia locale. Il lupo, un giovane in dispersione, quindi alla ricerca di un proprio territorio ed eventualmente di un compagno (o una compagna), continua a essere monitorato. Considerato il numero di avvistamenti, qualcuno pensa che in realtà gli esemplari siano due. Ma gli esperti restano scettici e continuano a ritenere che il lupo del Piave sia solo uno, quello che zoppicando quasi quotidianamente si avvicina alle abitazioni in golena o si aggira tra i vigneti per poi sparire quando avverte la presenza dell’uomo.

LE TECNICHE

L’operazione non sarà immediata. Servirà del tempo per organizzarla. A eseguirla sarà un team della Regione specializzato in gestione degli animali selvatici. Prima di procedere bisognerà individuare l’esemplare e riprenderlo con delle telecamere, tracciare i suoi tragitti, cercare possibilmente i suoi ripari e individuare una zona adatta per catturarlo in tutta sicurezza. Una volta catturato e sedato, il lupo verrà visitato da un veterinario e si proverà a valutare se la “zoppia” può essere curata. Al quel punto si provvederà al rilascio in una zona sicura, sufficientemente lontana dai centri abitati. Nel frattempo l’appello rilanciato dalle amministrazioni comunali è quello di togliere dall’esterno delle proprie abitazioni qualunque attrattivo incustodito (compreso il cibo per gatti e cani), tenere sempre i cani al guinzaglio e non lasciarli all'aperto in particolare durante la notte, ed esercitare una gestione della raccolta dei rifiuti, in particolare organici, che ne escluda l'accessibilità anche solo momentanea per la fauna selvatica che frequenta gli abitati.
 

dei comuni dove l’animale si aggira con più frequenza è quello di non avvicinarsi mai, di evitare ogni tipo di contatto. Se il lupo appare il consiglio è di allontanarsi, senza indugiare a scattare foto o effettuare dei video. Men che meno si deve dargli da mangiare, un atto che potrebbe convincerlo a restare sempre più a contatto con l’essere umano. Da evitare anche di lasciare cibo all’aperto, come crocchette per cani e gatti, o rifiuti umidi. Accortezze necessarie per fare in modo che il predatore non si avvicini alle case in cerca di cibo. Qualche contatto ravvicinato però c’è stato. In almeno un’occasione il giovane lupo avrebbe predato del pollame, episodio accaduti in zona Candelù.

Ultimo aggiornamento: 22:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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