Ambientalisti sporgono denuncia contro l'avvelenamento del bagolaro. Lui "ringrazia" e "saluta": «Sto per andarmene, insegnate ai bambini ad avere cura delle piante»

Se la richiesta rivolta dal Comune ai privati verrà rispettata, l'albero dovrà essere abbattuto entro venerdì 15 novembre

sabato 9 novembre 2024 di Laura Bon
Il bagolaro (Celtis Australis) di via Bergamo.

MONTEBELLUNA La denuncia contro ignoti per l'avvelenamento del bagolaro è stata depositata venerdì ai carabinieri di Montebelluna.

A presentarla, come preannunciato, un gruppo di cittadini di Montebelluna (con ogni probabilità gli stessi che nel 2017 si erano mossi per difendere il bagolaro quando, già allora, si ventilava il suo abbattimento) cui si sono uniti vari componenti del Comitato degli alberi urlanti di Treviso, che hanno firmato singolarmente. La denuncia contro ignoti viene motivata dagli "atti lesivi operati sull'esemplare di Celtis Australis (bagolaro) di via Bergamo". Si parte dalla premessa che l'albero "è tutelato dagli strumenti urbanistici vigenti sul territorio di Montebelluna e che rappresenta, per l'intera città, un monumento al pari di altri in quanto connesso fortemente alla sua storia". Si aggiunge che "tutte e tre le perizie allegate (commissionate dal Comune di Montebelluna) in merito alle condizioni dell'albero in oggetto hanno riscontrato che alcuni contrafforti, parti essenziali per la stabilità e salute della pianta, sono stati intenzionalmente recisi e una di queste perizie evidenzia sul fusto la presenza di fori e residui di sostanze compatibili con avvelenamento a mezzo di sostanze fitotossiche".

"L'ADDIO" 

Di qui la denuncia, nella convinzione che "gli atti lesivi abbiano danneggiato irrimediabilmente e intenzionalmente un bene che, pur trovandosi in un'area privata, fa parte del patrimonio cittadino comune". Un gesto "gradito" dal bagolaro. "Denuncia contro ignoti è fatta - dice infatti, con una suggestiva personificazione, l'esemplare sulla pagina Facebook a lui dedicata - Ringrazio il Comitato degli alberi urlanti di Treviso e il gruppo di concittadini che hanno trovato inaccettabile quanto mi è stato fatto". E prosegue..."Me ne andrò, ma un po' più in pace, sapendo che non solo per me non è "normale" causare danni ad un essere vivente tutelato dagli strumenti urbanistici vigenti, che ha convissuto con voi per più di cento anni ed è parte della storia della nostra città. A futura memoria, quindi, sperando che altri abbiano un destino migliore di quello che è toccato a me. Gli alberi sono una risorsa, non un problema, quando pubblico e privato se ne prendono cura insieme. Tenetelo a mente voi e insegnatelo ai bambini!".

L'ABBATTIMENTO

Intanto, se la richiesta rivolta dal Comune ai privati verrà rispettata, l'albero dovrà essere abbattuto entro venerdì 15 novembre, dato che tale è il termine massimo per rimuovere il bagolaro, considerato pericoloso per la sicurezza pubblica. Poi, sempre secondo il Comune, entro metà dicembre andrà piantumato un nuovo esemplare. Al momento, comunque, non è stata ancora pubblicata l'ordinanza che dovrà inevitabilmente prevedere delle modifiche alla viabilità in via Bergamo, necessarie per poter intervenire.

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