Sant'Apollinare, salta la storica sagra: mancano volontari, burocrazia troppo complicata

Lo ha comunicato il comitato fiera "La Speranza" sui social

mercoledì 3 luglio 2024 di Alessandro Garbo
ROVIGO I volontari della sagra di Sant'Apollinare in una foto della scorsa ediione

SANT'APOLLINARE (ROVIGO) - Niente musica e niente buona cucina, sarà un'estate più triste: salta la storica sagra di Sant'Apollinare nella frazione di Rovigo. Una decisione presa a malincuore dagli organizzatori, ma inevitabile per due motivi principali: la carenza di volontari e le pressanti richieste della burocrazia. 
Con una breve nota apparsa sui social, il comitato fiera "La Speranza" conferma le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni: «Il comitato della festa patronale informa che quest'anno la tradizionale festa patronale di Sant'Apollinare, per motivi organizzativi, non avrà luogo.

Per far festa insieme, ci saranno due serate con cena e accompagnamento musicale: il 20 luglio conviviale a base di carne, sabato 27 luglio cena a base di pesce. Per questi due appuntamenti, sono già aperte le prenotazioni». Valter Roana, uno dei referenti, aggiunge: «È stata presa questa decisione perché i volontari sono diminuiti e manca la forza umana, si impegnano sempre le solite persone. Inoltre ci sono una serie di adempimenti burocratici - anche online - che sono veramente pesanti da affrontare».

Sagra annullata

La notizia è stata accolta con stupore dai residenti della frazione, ma soprattutto dagli affezionati clienti provenienti da altri paesi. La storica sagra di Sant'Apollinare, infatti, da oltre vent'anni richiamava centinaia di commensali che arrivavano da Rovigo e provincia. Due chiacchiere in compagnia a tavola, i brindisi con gli amici, i sapori della tradizione: erano questi i segreti del successo. La manifestazione era riuscita a superare anche le conseguenze dell'emergenza Covid, riorganizzando la festa dopo lo stop imposto nel 2020. Le ultime edizioni avevano soddisfatto le aspettative degli organizzatori, che rimarcavano - con orgoglio - i dati dell'edizione 2023: otto serate messe in calendario e altrettanti sold-out. I menu hanno sempre proposto alternative di carne e pesce, sia nei primi che nei secondi piatti. Ben conosciute anche le orchestre, che arrivavano da ogni parte del Veneto per allietare le serate musicali. Un anno fa la sagra aveva aperto i battenti giovedì 13 e lunedì 24 luglio, per chiudere in bellezza, i fuochi pirotecnici avevano acceso l'intera frazione. 
Quest'anno, invece, le luci non si accenderanno nella frazione, eccezion fatta per quelle due serate del 20 e 27 luglio, che rappresentano - tuttavia - una sorta di piano B. L'auspicio di residenti e affezionati della sagra è che, nel 2025, i problemi organizzativi vengano lasciati definitivamente alle spalle, per tentare di mettere ancora in calendario la storica festa di Sant'Apollinare. Nel tempo la frazione ha perso tanto in termini di volontariato, coesione sociale e senso di comunità. L'apporto abitativo non ha visto un aumento della socialità, negli ultimi vent'anni almeno. Una volta c'erano dei gruppi di persone che animavano la frazione con attività tra lo sport e l'intrattenimento, ad esempio, qualcuno si inventò una specie di torneo di giochi denominato "Giochi senza quartiere", oppure la costruzione dei carri di Carnevale. 

Ultimo aggiornamento: 12:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci