Emma Cadelli, stroncata da un malore a 20 anni: nel giorno del funerale sarà proclamato lutto cittadino

La giovane studiava a Parigi

sabato 1 febbraio 2025 di Redazione Pordenone
Emma Cadelli

ROVEREDO IN PIANO (PORDENONE) - Lutto cittadino, lunedì, in occasione dell'addio a Emma Cadelli, la studentessa ventenne all'università di Paris-Saclay, stroncata da un malore nella notte tra sabato e domenica nella sua stanza del campus universitario. La giovane era al terzo anno di Chimica e a maggio si sarebbe laureata. Stava scegliendo l'università in cui conseguire la laurea specialistica. In occasione delle esequie, l'amministrazione comunale - oltre ad invitare la cittadinanza a partecipare al rito funebre in programma lunedì alle 15 nella parrocchiale di Roveredo in Piano - invita anche le attività commerciali ad abbassare le serrande dalle 14.45 alle 16. Per tutta la giornata di lunedì, inoltre, le bandiere della sede municipale e del Comando della Polizia locale saranno poste a mezz'asta in segno di lutto. Studentessa modello, Emma aveva studiato a Malta e aveva frequentato il collegio Pio X di Treviso; vincitrice del premio "La Fonte" negli anni in cui frequentava il collegio, si era poi meritata anche il premio al merito come miglior studentessa in assoluto dei licei del Pio X.

Nel 2021 aveva fatto uno stage alla Biofarma di Mereto di Tomba, nel laboratorio di ricerca e sviluppo di cosmetici ed integratori.

 

L'altra storia

«Nel mio iniziale e ideale progetto di percorso universitario, quest'ateneo e il contesto siciliano avrebbero dovuto costituire solo una fase di transizione, una breve parentesi per ritornare ben presto agli antipodi dell'Italia, da dove provengo. Tuttavia, le cose sono ben presto cambiate; è proprio qui che emerge il concetto di sogno, il sogno di una vita: quello di diventare medico; l'autonomia di pensiero: quella che mi ha spinto ad andare controcorrente rispetto allo stigma del binomio nord-sud; e infine la libertà: quella di volere restare». Parole di una giovane fontanafreddese, Chiara Furlan, 23 anni, al terzo anno del corso di Medicina all'Università di Messina. Parole pronunciate in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo, che hanno conquistato l'attenzione e l'ammirazione della platea e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che lei stessa aveva citato nel suo discorso in qualità di rappresentante degli studenti. La notizia e soprattutto le sue parole sono state accolte con orgoglio anche a Fontanafredda tanto che il sindaco Michele Pegolo le ha inviato una lettera estendendole le congratulazioni di tutta la comunità. «Ha dimostrato come i valori del sogno, del pensiero critico e della libertà possano guidare il cammino di un giovane verso una crescita personale e collettiva. Lei è motivo di grande orgoglio per Fontanafredda e un esempio luminoso per tutta la nostra comunità - ha scritto -. Le ho anche espresso il desiderio di poterla incontrare di persona in uno dei suoi prossimi rientri nel paese natale». 

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