Giulia Cecchettin, è scontro sulla proposta di intitolarle la biblioteca

Succede ad Arzergrande, il sindaco ha ribattuto che la biblioteca andrebbe intitolata a tutte le vittime di violenza

sabato 28 dicembre 2024 di Nicola Benvenuti
Giulia Cecchettin, è scontro sulla proposta di intitolarle la biblioteca

ARZERGRANDE (PADOVA) - La minoranza chiede di intitolare la biblioteca comunale a Giulia Cecchettin, la maggioranza respinge la proposta e rilancia, ma è scontro politico ad Arzergrande, nel Piovese, comune guidato dal centrodestra, con l'opposizione che fa riferimento al centrosinistra.

Il dibattito

Qualche giorno fa in consiglio comunale è approdata una mozione firmata dai quattro consiglieri di opposizione, della lista civica Arzergrande Vallonga Progetto Comune, con la quale si proponeva al consiglio comunale «di intitolare la Biblioteca Comunale a Giulia Cecchettin, facendo nostro lo scopo della Fondazione a lei intitolata, sorta per educare, prevenire e contrastare la violenza contro le donne».

La mozione è stata respinta dal gruppo di maggioranza e le motivazioni vengono riassunte così dal sindaco Filippo Lazzarin. «Pur accogliendo con rispetto la proposta di intitolare la biblioteca comunale a Giulia Cecchettin, il gruppo "Insieme per voi" aveva suggerito di ampliare il riconoscimento dedicando la struttura a tutte le vittime di violenza, come simbolo di sensibilizzazione e memoria collettiva contro ogni forma di violenza. Pertanto avevamo proposto che la biblioteca venisse intitolata "Biblioteca della Memoria delle donne Vittime di Violenza"».

Ancora il primo cittadino di Arzergrande: «Rispettando l'importanza di commemorare Giulia Cecchettin, riteniamo che limitare l'intitolazione della biblioteca a un solo nome rischi di strumentalizzare la sua tragica morte, trascurando le molte altre vittime di femminicidio, che non sono da meno e meritano uguale rispetto e ricordo. Solo nel 2023 in Italia, sono state vittime di femminicidio decine di donne, ciascuna con una storia unica e dolorosa. Secondo noi, come ha ben esplicitato anche l'assessore alla cultura Jessica Cavalletto, la biblioteca comunale dovrebbe rappresentare la memoria collettiva di tutte queste donne e il nostro impegno contro ogni forma di violenza».

La replica

La chiusura della maggioranza alla intitolazione della biblioteca a Giulia Cecchettin ha irritato l'opposizione che ha replicato duramente. «Non capiamo perché altrove sia stata già fatta la scelta di intitolare aule studio alla memoria di Giulia, come avvenuto all'Università di Padova e a Cavarzere, per citare due soli esempi, ma questo non sia possibile nel nostro paese», ha affermato il capogruppo Antonio Faggioni. E ha aggiunto: «Nella proposta ci si richiamava al progetto educativo del padre di Giulia di operare attraverso la cultura per modificare l'atteggiamento di supremazia degli uomini verso le donne».

La discussione in consiglio è stata accesa e la maggioranza ha tentato di trovare un punto di incontro, proponendo di apporre una targa a nome di Giulia Cecchettin. «Il fine era quello di coinvolgere la Fondazione e questo secondo noi sarebbe stato possibile, ma sulla possibile modifica della mozione non abbiamo trovato nessuna apertura», evidenzia il sindaco di Arzergrande, che ha pure citato una circolare della Prefettura che ricorda che per intitolare vie e piazze a persone decedute, bisogna che le stesse siano decedute da almeno 10 anni. Per i consiglieri di opposizione «la circolare fa riferimento alle strade o alle piazze, qui si tratta della Biblioteca, ci eravamo ben documentati anche noi, ci pare ci sia avversione ad affrontare certi temi da parte del centrodestra, perché la nostra proposta è lineare».

L'invito

Il sindaco, da parte sua, invita «a non strumentalizzare la vicenda in senso politico: ho proposto un incontro tra maggioranza e minoranza affinché venga condiviso un testo e poter redigere una mozione corretta e rispettosa per tutte le donne vittime di violenza». 

Ultimo aggiornamento: 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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