BELLUNO - Sventola la bandiera brasiliana issata sulla facciata del municipio dal sindaco di Val di Zoldo e la polemica si infiamma. Il primo cittadino, Camillo De Pellegrin, smentisce categoricamente le accuse di razzismo e oltraggio al simbolo dell'orgoglio nazionale del Brasile a lui mosse in seguito a questo gesto.
La polemica
L'esposizione della bandiera, nelle sue intenzioni, era un'azione pensata per richiamare l'attenzione delle istituzioni italiane sulla necessità di correttivi nel processo di riconoscimento della cittadinanza per discendenza, il cosiddetto ius sanguinis che, a suo dire, è «totalmente fuori controllo». Ai primi di dicembre De Pellegrin è stato denunciato alla Presidenza della Repubblica brasiliana, al Ministero degli Affari Esteri verde-oro e alla Camera dei Deputati e al Senato del Paese sudamericano dall'avvocato italo-brasiliano, Luiz Scarpelli.
Le parole del sindaco
De Pellegrin, intervistato dal quotidiano brasiliano O Globo, si difende e spiega le sue ragioni. «Non c'è alcuna ostilità nei confronti delle comunità italo-brasiliane, anzi, le mie iniziative mirano a tutelarli.