VAL DI ZOLDO - Avevano fatto la loro prima comparsa verso la fine di maggio e i residenti erano sicuri che con l'arrivo dei turisti si sarebbero ritirate in buon ordine. Invece le tre, forse quattro volpi che allora erano state viste nei giardini di Baròn, località sulla destra Maè, all'altezza del capoluogo di Forno, non si sono intimidite. Anzi, sono diventate talmente confidenti che si lasciano fotografare e filmare.
LA VICINANZA
Una prossimità tale che per trovare riparo da uno scroscio di pioggia si sono fermate sotto l'albero di un giardino privato suscitando certo qualche curiosità, mista tuttavia ad una certa preoccupazione. Chi le ha potute vedere, riferisce infatti che i tre cuccioli e la madre sono di piccola taglia, magri. E questo ha fatto supporre che possano essere ammalate. Tanto più che qualche settimana fa un esemplare è stato trovato morto e rimosso con le dovute cautele e il giusto protocollo da personale chiamato appositamente che ha anche provveduto alla disinfestazione e alla sanificazione. Prima dell'avvio della stagione estiva, le persone del luogo avevano osservato che gli animali frequentavano i giardini i prati con l'erba tagliata; ma erano anche convinte che di lì a poco, con l'arrivo dei turisti e dei proprietari delle seconde case, le volpi sarebbero rimaste più prudentemente rintanate nel bosco. Ipotesi tramontata all'inizio di luglio, le volpi che hanno continuato ad affacciarsi a Baròn incuranti del rumore provocato da un numero crescente di persone salite in montagna per fuggire dal caldo. Fra le spiegazioni della presenza delle volpi, che continuano a comparire senza alcuna preferenza oraria, dal mattino alla sera, circola con insistenza quella per cui scendono in paese alla ricerca di cibo o lo possano trovare magari fra i rifiuti o grazie alla generosità di qualcuno che offre loro del cibo e in questo modo le ha rese gradualmente sempre più confidenti e meno paurose della presenza dell'uomo.LA PROLE
Due o forse tre i cuccioli, più la madre. Ed una di esse è stata vista anche con una preda in bocca. Chi ha scattato le foto, un frequentatore abituale della valle, riferisce che questo è il primo anno che gli è capitato di vederle a questo punto dell'estate, cioè quasi alla fine di luglio. E questo appare un evento che dovrebbe essere spiegato da qualche esperto.