Caldo, il terzo giugno più bollente degli ultimi 150 anni. Zero termico a 5.193 metri: è record negativo

I dati Arpav sulla provincia di Belluno confermano le temperature torride e analizzano le precipitazioni nelle diverse zone

giovedì 3 luglio 2025 di Fe.Fa.
Caldo, il terzo giugno più bollente degli ultimi 150 anni. Zero termico a 5.193 metri: è record negativo

BELLUNO - Un giugno caldissimo, con lo zero termico che ha toccato i 5.193 metri di altitudine. Arpav Belluno inquadra così il mese appena concluso, solitamente uno dei più instabili dell'anno.

Le giornate soleggiate e stabili sono state 12, tre in più della media storica», spiegano da via Tomea. Le temperature medie mensili sono risultate ben 3-4°C superiori alla norma. Le medie mensili sono state del tutto «simili a quelle del giugno 2003 e 2019, per cui si può affermare che il giugno 2025 è risultato uno dei tre mesi di giugno più caldi dell'ultimo secolo e mezzo. Lo zero termico è variato fra un minimo di 3.390 metri il giorno 17 ed un massimo di 5.193 metri il giorno 29. Quest'ultimo rappresenta il record per il mese di giugno negli ultimi 50 anni e praticamente eguaglia il primato assoluto del 21 agosto 2023 (5.195 m)».

Le zone e le precipitazioni

Nella città capoluogo la temperatura media di questa prima metà del 2025 è risultata 1,5°C al di sopra della norma dell'ultimo trentennio. Le precipitazioni totali mensili mostrano un quadro variegato, con alcune zone risultate più piovose del normale del 20-50% (Agordino e Val Boite), altre meno piovose del 20-50% (Feltrino, Valbelluna e Alpago), altrove si sono dimostrate allineate con la norma. Ciò è stato causato dai prevalenti rovesci, spesso temporaleschi, che hanno colpito di più certe aree e risparmiato altre. A Col Indes di Tambre è piovuto la metà del consueto. La frequenza delle precipitazioni è stata un po' più bassa del normale, con 7-12 giorni piovosi, a seconda delle zone, a fronte di una media storica di 12-14. Il bilancio pluviometrico da inizio anno mostra esuberi compresi in genere fra il 20 ed il 50%, salvo situazioni particolari, come a Feltre, dove il bilancio è in perfetta parità o a Sant'Antonio Tortal, dove è piovuto il 67% più del normale, per questi primi 6 mesi dell'anno. Tra i fenomeni che hanno inciso maggiormente a giugno, Arpav elenca soprattutto il 15 giugno: «Intensi fenomeni temporaleschi in tarda serata hanno provocato sulle Dolomiti danni da vento e soprattutto locali dissesti idrogeologici». Dall'Antelao si è innescata una grossa colata detritica lungo la Rovina di Cancia. Il pluviometro posto nei pressi della testata del canalone misura: 52 mm in mezz'ora, dei quali 40 mm in 15 minuti e quasi 17 mm in soli 5 minuti. Piogge intense e copiose con raffiche di 69 km/h a Falcade e 69 a Domegge. In questa giornata vengono misurate temperature di 32.8°C a Feltre, 31.5°C ad Auronzo e 27.2°C a Pescul». Il 30 giugno a Passo Duran cadono nel pomeriggio/sera 104 mm di pioggia, dei quali 35 in mezz'ora, a Valpore, in alta Valle di Seren, si riversano 61 mm in un'ora, di cui 48 mm in mezz'ora.

Ultimo aggiornamento: 13:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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