Il declino demografico italiano sembra inarrestabile.
Lo scorso anno le nascite hanno toccato il livello più basso di sempre, solo 370 mila culle. Quest'anno andrà probabilmente pure peggio. Nei primi tre mesi, rispetto al già catastrofico 2024, si sono registrati 10 mila nati in meno. Delle cause di questo avvitamento si è discusso tantissimo. La crisi delle nascite ha ridotto il numero di donne in età fertile, il primo figlio arriva troppo tardi, ormai a quasi 33 anni e, infine, ci sono ragioni culturali che portano un pezzo dell'universo femminile a non considerare più la maternità come una prospettiva. Non è un problema solo italiano. La Ragioniera generale dello Stato, Daria Perrotta, la prima donna a ricoprire questo incarico, ha ricordato che in Corea del Sud le donne escono indossando un bigodino per comunicare che non sono in cerca di un marito. Se il contesto è questo, è lecito domandarsi se esistano leve manovrabili dal governo in grado di invertire la tendenza delle nascite. L'assegno unico, su cui vengono investiti ogni anno 22 miliardi, al momento non ci è riuscito. E nemmeno i bonus una tantum, come quello da mille euro per i nuovi nati. Cosa resta allora? Servirebbe una cura choc. Da tempo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, avanza delle proposte. Aveva iniziato con "zero tasse" per le famiglie dal secondo figlio in poi. Un anno fa, alla vigilia della legge di Bilancio, aveva indicato la necessità di «cambiare le regole delle detrazioni fiscali, nel nostro Paese, e, a prescindere dai redditi, dare la possibilità a chi ha più figli a carico di pagare meno tasse, anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli per aumentarle invece a chi fa figli». Più tasse per i single, era stata la traduzione di quella proposta. In realtà era più propriamente un "quoziente familiare" per le detrazioni, poi parzialmente inserito nella manovra, ma solo come "ammorbidimento" di un taglio degli sconti fiscali per i contribuenti con redditi a partire da 75 mila euro. Una norma di risparmio: se hai figli ti taglio le detrazioni un po' meno che a un single. La scorsa settimana intervenendo nella Commissione parlamentare sulla transizione demografica presieduta da Elena Bonetti, Giorgetti ha proposto (immaginiamo in vista della prossima legge di Bilancio), nuove misure. E in particolare ha parlato di «specifiche detrazioni che indirettamente» influenzino «l'offerta di lavoro femminile». Si tratta di una dichiarazione d'intenti importante.