Padova. Pellegrini da 49 nazioni, in quasi 50 mila nel 2023 hanno visitato la Basilica del Santo

Mercoledì 14 Febbraio 2024, 16:01

Padre Ramina

«Come ogni anno, l’impatto numerico suscita sempre stupore e gratitudine. Stupore perché Sant’Antonio continua a far nascere legami buoni tra le persone che si affidano alla sua intercessione; gratitudine perché ci consola pensare che non viene meno la ricerca spirituale di tante persone, nonostante i ritmi di vita spesso troppo frenetici. Sant’Antonio sa farci fare una pausa: per chiedere una grazia, per esprimere riconoscenza, per le più diverse e impensate ragioni – commenta padre Antonio Ramina, rettore della Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova – Sappiamo come sant’Antonio sia stato un uomo forte, mai stanco di cercare il Signore, desideroso di portare pace e riconciliazione laddove si verificano l’ingiustizia e le divisioni. Siamo certi che le molte persone che – seguendo le vie più diverse – si affidano al santo di Padova possono trovare in lui ispirazione, per vivere meglio i propri rapporti con i fratelli e le sorelle, per trovare motivo di speranza. Crescono sia le persone che vengono fisicamente in Basilica, sempre più in crescita dopo gli anni del Covid; ma aumentano anche i fedeli che entrano a far parte della famiglia antoniana sparsa nel mondo mediante i vari mezzi di comunicazione. Vogliamo pensare che questo legame di amicizia con il Santo sia per tutti occasione per riscoprire la bellezza del Vangelo e la forza della preghiera comunitaria. Tra i tanti motivi di gratitudine, quest’anno, anche l’inizio del suo ministero come nuovo delegato pontificio di Mons. Diego Giovanni Ravelli. Anch’egli amico del Santo, può ora più da vicino sentirsi parte di questa bella comunione con tanti pellegrini sparsi nel mondo».

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