PORDENONE/UDINE - Sarà un vertice di maggioranza in regione a cercare di riportare la tranquillità nella maggioranza di Centrodestra dopo che i tre assessori di Fdi, Anzil che è anche vicepresidente, la pordenonese Amirante e il triestino Scoccimarro, venerdì (20 dicembre) si erano alzati dal tavolo della giunta senza votare la delibera portata fuorisacco dall'assessore Riccardo Riccardi che metteva in riga le nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie. Una situazione che, legata al piano regionale onologico fermato prima del voto al Cal e reso inoffensivo in terza Commissione, da una richiesta del vicesindaco reggente di Pordenone, Alberto Parigi ha fatto esplodere l'ira del governatore, Massimiliano Fedriga che è andato giù duro anche con parte della sua maggioranza, FdI, pur senza mai nominarla.
L'INCONTRO
Il piano oncologico che penalizza in particolare l'area sanitaria delle provincia di Pordenone dove vengono tolti più della metà degli interventi chirurgici oncologici (passano tutti a Udine) e la nomina ad interim del direttore riconfermato dell'Asfo, Giuseppe Tonutti anche alla guida del Cro per una maggiore sinergia, ha fatto muovere pesantemente i rappresentanti di FdI della provincia di Pordenone che hanno chiesto subito un incontro per definire la situazione. Intanto, da quanto si è saputo, lunedì, all'incontro di maggioranza ci sarà il segretario regionale della Destra, Walter Rizzetto, accompagnato dal capogruppo in consiglio regionale, Claudio Giacomelli, ma non è da escludere che della squadra possa far parte anche Emanuele Loperfido, segretario del Friuli Occidentale, che sino ad ora ha guidato la "battaglia" contro la nomina di Tonutti al Cro, il piano oncologico e quindi la penalizzazione della sanità pordenonese. Di sicuro non sarà presente il ministro Luca Ciriani, primo ad aprire il fronte con una dura presa di posizione proprio il giorno in cui è stato inaugurato il nuovo ospedale a Pordenone. Ciriani sarà impegnato a Roma, ma - ha assicurato - seguirà da vicino la situazione. Come dire che non ha alcuna intenzione di mollare la partita.