LE REAZIONI
È dai partner di Governo, però, che arrivano i riscontri più tiepidi. La versione ufficiale scelta sia dalla Lega che da Fratelli d'Italia è che serva tempo per valutare la proposta, ma sottotraccia non mancano le perplessità, oltre il timore di indispettire ancora di più la magistratura, con il plenum del Csm che, già oggi, si riunirà per esprimere un parere alla riforma. Il ministero della Giustizia intanto tenta di smarcarsi da chi, nelle ultime ore ha ricordato dell'apertura sul tema espressa in passato dal ministro Nordio, specificando che il riferimento era al sorteggio temperato. La soluzione di compromesso - ragionano da via Arenula - potrebbe essere quella di rinviare la definizione delle modalità applicative del sorteggio a una legge ordinaria, che lasci al Parlamento la possibilità di decidere.
L'obiettivo? Blindare il testo e portare la riforma al primo via libera, come auspicato, entro gennaio. Per l'ok definitivo entro il 2025, tuttavia, sarà importante evitare nuove modifiche al Senato, e poi nelle due letture successive.