CONEGLIANO - Edifici in fiamme, esplosioni della contraerea in lontananza e una sirena che suona ogni notte, di continuo, per avvisare del pericolo legato ai droni. Così un esotico viaggio in Giordania, a pochi chilometri dal confine con Israele, si è trasformato improvvisamente in un incubo.
«Siamo bloccate qui e nessuno ha intenzione di intervenire in nessun modo» spiega Luisa Ghirardi, cinquantanovenne di Conegliano ora residente a Pieve d’Alpago. Abituata a viaggiare in modo avventuroso, in cordata o da sola, si trova per la prima volta a temere per la propria vita. «Ci troviamo a Madaba, a 27 chilometri dal confine israeliano, e percepiamo con terrore la vicinanza della guerra. Abbiamo paura e vogliamo soltanto tornare a casa».