Roma, a Palazzo delle Esposizioni, Terna con il Premio Driving Energy: la fotografia racconta l'invisibile

Esposti, fino al 12 ottobre, gli oltre quaranta progetti di vincitori e finalisti

giovedì 26 settembre 2024 di Valeria Arnaldi
Leli Baldissera, “Ocupação

L'antico modernamente ricreato, immortalato da Silvia Camporesi a raccontare Cinecittà e attraverso di essa le tante anime dell'Urbe, anche sognata, ripensata, inventata.

Le poetiche trasparenze di Giovanni Sambo, che proietta le luci del giorno nell'oscurità del cielo notturno a dare una suggestione onirica alla quotidianità. La realtà dolorosa dei manicomi, con la porta su reparti psichiatrici dimenticati, che dell'abbandono architettonico fanno metafora di quello umano, come accade negli scatti di Marco Filipazzi e Francesca Villani. Poi, le porte chiuse delle “occupazioni” di Leli Baldissera, e le suggestioni vintage di Alessandra Book.

Sono orizzonti differenti, lontani per geografia, soggetto, visione, vicini per la volontà di sollecitare la riflessione, quelli che compongono la mostra del Premio Driving Energy 2024 – Fotografia Contemporanea, creato da Terna, che a Roma, a Palazzo delle Esposizioni, fino al 12 ottobre, riunisce quaranta scatti, affiancando quelli dei vincitori a quelli dei finalisti, per raccontare la fotografia oggi, tra professione e passione, racconto e denuncia. Sempre, energia. E le opere sono anche nell'universo digitale in tre versioni: Metaverso, app gratuita PDE (Premio Driving Energy) e virtual tour, accessibile dal sito ufficiale del Premio https://premiodrivingenergy.terna.it/.

IL TEMA

Titolo e tema del Premio, quest'anno, “La via dell’invisibile”. Scatto dopo scatto, l'invisibile diventa emozione da rintracciare, pensiero da seguire, forse anche indizio di una realtà altra. È nel peso dell'assenza di chi non c'è più e nel dramma di chi, invece, c'è ma non è visto. È nella fatica delle battaglie quotidiane, ma anche nel desiderio di fuggire in orizzonti lontani, fantastici, fatti di sogni, ai quali abbandonarsi, o invece di progetti da tentare di costruire. È nel sentimento che unisce, a volte invece allontana, le persone, nella distanza di un non-detto. E così via.

I VINCITORI

Sono cinque i vincitori selezionati tra gli oltre tremila candidati. A  Silvia Camporesi è andato il Premio Senior con l’opera “Shimmering Cinecittà”. 

 A Giovanni Sambo il Premio Giovane con “Le trasparenze (del signor Vitelli)”.

Alessandra Book  si è aggiudicata la Menzione Accademia con “A Song for Our Ancestors”.

Marco Filipazzi e Francesca Villani invece hanno conquistato il Premio Amatori con “Echi dimenticati”. 

 Leli Baldissera, con “Ocupação” è risultata la più votata dalle persone di Terna.

I lavori sono stati valutati dal Curatore del Premio, Marco Delogu, e dalla Giuria presieduta da Lorenza Bravetta, Direttore del Museo Nazionale dell'Automobile, con il supporto del Comitato di Presidenza del Premio, composto da Igor De Biasio e Giuseppina Di Foggia, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

FUORI CONCORSO

Nell'iter, fuori concorso, anche un’opera inedita di Mimmo Jodice, “Petra, 1993”  dal progetto "Mediterraneo". «Presentare Petra, 1993, un mio lavoro inedito per il Premio Driving Energy 2024, mi ha rimesso “in viaggio” dopo tanti anni attraverso il Mediterraneo. Luoghi che ho percorso e amato intensamente», spiega Jodice. «Ho riaperto le scatole del mio archivio, dove custodisco non solo i lavori realizzati, ma soprattutto le memorie di questa mia ricerca; memorie che raccontano di emozioni dei luoghi e di emozioni nella mia camera oscura. Luogo di rinascita. Ho ritrovato provini segnati, scelte preferite ad altre, proposte di stampe mai realizzate che aspettavano nelle mie intenzioni il momento giusto per prendere vita. E così mi è apparsa l’immagine della “via dell’invisibile”».

Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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