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Andrea Cavallari fermato in un hotel a Barcellona: aveva documenti falsi. Condannato per la strage di Corinaldo, era evaso due settimane fa dopo la laurea

Il 26enne è stato fermato in strada

giovedì 17 luglio 2025

Cavallari fermato in hotel, aveva documenti falsi

Andrea Cavallari è stato fermato attorno alle 10.00 mentre si apprestava a lasciare un hotel a Lloret de Mar, nota località turistica sulla costa catalana, dove aveva trovato alloggio sotto falso nome e con documenti falsi.

E' quanto hanno spiegato all'ANSA fonti investigative della polizia di Barcellona, che in stretta collaborazione con i carabinieri hanno posto fine alla latitanza del giovane. Da Barcellona, dove era stato segnalato nello scorso fine settimana, Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio dopo un permesso, si era spostato a Lloret del Mar. Non era armato e aveva in tasca numerose banconote false, delle quali attualmente si sta investigando la provenienza. Da Bologna, dove si era dileguato dopo un permesso per discutere la tesi la laurea in Giurisprudenza all'Università di Bologna, Cavallari si era rifugiato in Spagna, passando la frontiera via terra, per non essere fermato a controlli di polizia. Dopo un passaggio nella città di Gaudì e in alcune zone della provincia di Barcellona, dove aveva lasciato tracce seguite intensamente dagli inquirenti nello scorso fine settimana, Cavallari si era spostato a Lloret del Mar, dove aveva trovato alloggio sotto falso nome e con documenti falsi in un hotel della località turistica. Questa mattina intorno alle 10:00 si apprestava a lasciare l'albergo, quando polizia e carabinieri hanno fatto scattare il blitz per le manette. Cavallari stato sorpreso mentre faceva il check-out e, al momento del fermo, non ha opposto resistenza, colto di sorpresa dagli agenti, secondo la ricostruzione degli investigatori. Non era armato e aveva in tasca numerose banconote false, delle quali attualmente si sta investigando la provenienza. La polizia di Barcellona evidenzia l'importante collaborazione con le forze dell'ordine italiane che ha consentito il fermo del latitante, grazie all'efficace azione dell'ufficiale di collegamento per la cooperazione fra le autorità giudiziarie dei due Paesi. Andrea Cavallari sarà messo domani a disposizione del magistrato dell'ufficio giudiziario centrale n.3 del tribunale dell'Audiencia Nacional, che dovrà decretarne la custodia cautelare in carcere in attesa delle procedure di estradizione in Italia, che potrebbero tardare fra 10 e 30 giorni.

La complessa attività investigativa coordinata dalle Procure di Bologna e Ancona

È stato arrestato in Spagna il detenuto Andrea Cavallari, evaso da Bologna durante un permesso premio di 30 ore senza scorta. L’uomo, destinatario di un provvedimento restrittivo, è stato localizzato e bloccato grazie a una complessa attività investigativa coordinata dalle Procure di Bologna e Ancona. Così in una nota il ministero della Giustizia che spiega come siano state «determinanti le attività di indagine e ricerca del Nucleo Investigativo Regionale (Nir) e del Nucleo Investigativo Centrale (Nic) della Polizia Penitenziaria, che hanno consentito di localizzare il fuggitivo in territorio spagnolo». «L’arresto - continua la nota - è stato eseguito da reparti speciali della polizia spagnola, che hanno agito in stretta sinergia con le autorità italiane, grazie al fattivo coordinamento di Eurojust». Inoltre, rileva la nota, «l’arresto di Cavallaro rappresenta un importante risultato sul fronte della cooperazione internazionale contro la criminalità e conferma l’efficienza della rete investigativa italiana».

Gli studi nel carcere Dozza, la tesi e la fuga il 3 luglio scorso

È durata due settimane la fuga di Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage di Corinaldo che aveva fatto perdere le sue tracce giovedì 3 luglio, dopo aver discusso la tesi di laurea in Giurisprudenza all'Università di Bologna. Nel dicembre del 2018 fu uno dei protagonisti della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona). Venne arrestato ad agosto 2019, poi condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi e nel carcere della Dozza di Bologna ha intrapreso un percorso di studi. Cavallari aveva ottenuto un permesso per discutere la tesi: era stato affidato ai familiari e non scortato dagli agenti della polizia penitenziaria. Il 3 luglio però non è tornato in carcere e da allora sono cominciate le ricerche. Oltre al fascicolo per evasione, la Procura di Bologna ne ha aperto uno anche per favoreggiamento, per capire chi potrebbe averlo aiutato a scappare. Si dovrà capire come è arrivato a Barcellona e cosa ha fatto in questi giorni.

 

 

Cavallari era stato condannato a 11 anni e 10 mesi per la strage di Corinaldo

Cavallari era stato condannato a 11 anni e 10 mesi per la strage di Corinaldo ed evaso nel pomeriggio del 3 luglio. Cavallari, detenuto nel carcere bolognese della Dozza, aveva avuto un permesso perché doveva laurearsi e aveva fatto perdere le proprie tracce dopo il pranzo con i parenti nel centro storico del capoluogo emiliano.

È stato catturato Andrea Cavallari, uno dei condannati per la strage di Corinaldo, evaso due settimane fa dopo aver discusso la tesi di laurea all'Università di Bologna. Cavallari si trovava a Barcellona ed è stato fermato, in strada, nella tarda mattinata.

Ultimo aggiornamento: 18 luglio, 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA