BOVOLENTA
Accoltella il vicino di casa futili motivi al termine di una furibonda lite. É successo l'altra sera alle 19 in viale Italia a Bovolenta. Nei guai è finito S.C., di 42 anni, operaio originario della provincia di Trapani. É stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Denunciato anche il ferito, che con un'ascia e una katana ha praticamente distrutto l'auto dell'aggressore.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione con il supporto dei colleghi di Legnaro e Casalserugo, l'indagato avrebbe iniziato a discutere con il vicino di casa residente nel medesimo condominio, A.D. di 31 anni, senegalese anch'egli operaio. Nulla di particolarmente grave, i classici dissidi dovuti a rumori molesti, cattivi odori lungo le scale e porte che sbattono a tutte le ore del giorno e della notte. Mercoledì sera i due si sono incrociati nel cortile del palazzo. É volata qualche parola di troppo. Sta di fatto che S.C. ha estratto un taglierino dalla tasca e si è avventato contro il rivale. Diversi i colpi andati a segno sia agli arti che al volto. Il senegalese, in una disperata difesa, è riuscito a schivare parecchi fendenti, poi è fuggito ridotto ad una maschera di sangue. É andato in casa e ha preso un'ascia e una katana, è tornato in cortile e ha letteralmente distrutto l'auto del quarantaduenne, una Dacia Logan bianca. L'arrivo dei carabinieri ha evitato che la lite finisse in tragedia.
L'aggressore, illeso, è stato preso in custodia dai militari, mentre il cittadino senegalese è stato medicato sul posto dal personale medico del Suem 118 e in un secondo momento trasportato in ospedale a Piove di Sacco. Fortuna ha voluto che le coltellate fossero tutte superficiali: è stato giudicato guaribile in quindici giorni. Dovrà rispondere di danneggiamento aggravato e minaccia aggravata. L'operaio quarantaduenne in un primo momento ha provato a negare qualsiasi addebito. Da una perquisizione domiciliare è però spuntato il coltellino utilizzato poco prima per ferire il rivale.
IL PRECEDENTE
É volto noto alle forze dell'ordine per episodi analoghi. Il 20 agosto di due anni fa sempre a Bovolenta all'esterno del bar Strike Cafè di via Padova, S.C. ha avuto uno scontro verbale con un altro cliente cinquantenne. Al termine della contesa il siciliano ha estratto un coltello a serramanico di 30 centimetri colpendolo al volto e alla gamba destra. Trasportato d'urgenza in ospedale la vittima è stata giudicata guaribile in 40 giorni.
Del grave episodio di sangue andato in scena l'altra sera in viale Italia è al corrente il sindaco Anna Pittarello. «Ringrazio i carabinieri per il loro tempestivo intervento. Quanto è accaduto è inammissibile. Senza l'arrivo dell'Arma, visti gli accadimenti, poteva tranquillamente scapparci il morto». Dai primi riscontri investigativi raccolti dai carabinieri sarebbe emerso che tra i due operai ci fossero da tempo tensioni. Una situazione di difficile convivenza nella medesima struttura che l'altra sera è sfociata in violenza.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Accoltella il vicino di casa futili motivi al termine di una furibonda lite. É successo l'altra sera alle 19 in viale Italia a Bovolenta. Nei guai è finito S.C., di 42 anni, operaio originario della provincia di Trapani. É stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Denunciato anche il ferito, che con un'ascia e una katana ha praticamente distrutto l'auto dell'aggressore.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della stazione con il supporto dei colleghi di Legnaro e Casalserugo, l'indagato avrebbe iniziato a discutere con il vicino di casa residente nel medesimo condominio, A.D. di 31 anni, senegalese anch'egli operaio. Nulla di particolarmente grave, i classici dissidi dovuti a rumori molesti, cattivi odori lungo le scale e porte che sbattono a tutte le ore del giorno e della notte. Mercoledì sera i due si sono incrociati nel cortile del palazzo. É volata qualche parola di troppo. Sta di fatto che S.C. ha estratto un taglierino dalla tasca e si è avventato contro il rivale. Diversi i colpi andati a segno sia agli arti che al volto. Il senegalese, in una disperata difesa, è riuscito a schivare parecchi fendenti, poi è fuggito ridotto ad una maschera di sangue. É andato in casa e ha preso un'ascia e una katana, è tornato in cortile e ha letteralmente distrutto l'auto del quarantaduenne, una Dacia Logan bianca. L'arrivo dei carabinieri ha evitato che la lite finisse in tragedia.
L'aggressore, illeso, è stato preso in custodia dai militari, mentre il cittadino senegalese è stato medicato sul posto dal personale medico del Suem 118 e in un secondo momento trasportato in ospedale a Piove di Sacco. Fortuna ha voluto che le coltellate fossero tutte superficiali: è stato giudicato guaribile in quindici giorni. Dovrà rispondere di danneggiamento aggravato e minaccia aggravata. L'operaio quarantaduenne in un primo momento ha provato a negare qualsiasi addebito. Da una perquisizione domiciliare è però spuntato il coltellino utilizzato poco prima per ferire il rivale.
IL PRECEDENTE
É volto noto alle forze dell'ordine per episodi analoghi. Il 20 agosto di due anni fa sempre a Bovolenta all'esterno del bar Strike Cafè di via Padova, S.C. ha avuto uno scontro verbale con un altro cliente cinquantenne. Al termine della contesa il siciliano ha estratto un coltello a serramanico di 30 centimetri colpendolo al volto e alla gamba destra. Trasportato d'urgenza in ospedale la vittima è stata giudicata guaribile in 40 giorni.
Del grave episodio di sangue andato in scena l'altra sera in viale Italia è al corrente il sindaco Anna Pittarello. «Ringrazio i carabinieri per il loro tempestivo intervento. Quanto è accaduto è inammissibile. Senza l'arrivo dell'Arma, visti gli accadimenti, poteva tranquillamente scapparci il morto». Dai primi riscontri investigativi raccolti dai carabinieri sarebbe emerso che tra i due operai ci fossero da tempo tensioni. Una situazione di difficile convivenza nella medesima struttura che l'altra sera è sfociata in violenza.
Cesare Arcolini
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