Donald Trump jr. a caccia nella laguna, l'inchiesta della procura sull'uccisione di una casarca (specie protetta)

Accertamenti per capire se il figlio del presidente Usa o uno del suo gruppo abbia ucciso l'anatra

mercoledì 19 febbraio 2025 di Gianluca Amadori
Donald Trump jr. a caccia in laguna, l'inchiesta della procura sull'uccisione di una casarca (specie protetta)

VENEZIA - La procura di Venezia ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla giornata di caccia nella laguna di Venezia a cui, lo scorso dicembre, a Campagna Lupia, partecipò Donald Trump jr, 47 anni, figlio del presidente degli Stati Uniti d'America.

Ad occuparsi dell'inchiesta è la pm Daniela Moroni, la quale ha già disposto accertamenti per verificare se sia stata violata la normativa sulla caccia, con particolare riferimento all'uccisione di una specie protetta di uccello.

A sporgere denuncia, la scorsa settimana, è stato il consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni, il quale ha depositato un dettagliato esposto ai carabinieri forestali di Mestre, allegando un video postato sul sito statunitense "Field Ethos The global hunt for adventure".

In una parte del filmato, diventato presto virale (e non soltanto in Italia) si vede Trump Jr con numerosi uccelli uccisi durante la battuta di caccia in laguna: tra questi, in primo piano, si riconosce una casarca, una specie protetta: «Si tratta di un'anatra molto rara in tutta Europa dal colore quasi per intero arancio-ruggine», ha spiegato Zanoni.

LA CASARCA

In Italia la casarca è protetta sulla base dalla legge 157 del 1992, mentre a livello europeo la normativa di riferimento è la Direttiva Uccelli. «L'uccisione o la detenzione di questo animale è sanzionata penalmente», ha ricordato Zanoni.

Tra i reati ipotizzabili figura l'articolo 727 bis del codice penale, il quale prevede "l'arresto da uno a sei mesi o con l'ammenda fino a 4.000 euro" per "chi uccide, cattura o detiene esemplari appartenenti ad una specie animale selvatica protetta". La procura dovrà accertare se effettivamente sia stato abbattuto uno o più esemplari di una socie protetta, ma anche chi lo abbia materialmente fatto, al di là di eventuali responsabilità da parte dei gestori della riserva venatoria.

Sul caso sono state depositate anche interrogazioni, sia al Consiglio regionale del Veneto sia in Parlamento: Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto espressamente l'intervento del ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
Nei giorni scorsi Oliver Martini, amministratore delegato di Valle Pierimpiè, dove si è svolta la battuta di caccia finita sotto accusa, ha precisato che non vi è stata alcuna violazione: «Figuratevi se invito persone così importanti senza licenza di caccia e senza rispettare le regole - ha dichiarato - Sono sicuro che la giustizia farà il suo corso... La verità verrà a galla».

 

Ultimo aggiornamento: 20 febbraio, 12:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci