VENEZIA - Croci celtiche sulla sede veneziana della rete Studenti medi, in Campo Saffa. Un gesto riconducibile all'ideologia neonazista, a pochi mesi dalle elezioni studentesche in università, che ha scatenato l'indignazione degli studenti veneziani, che hanno diffuso le foto sui social con un comunicato.
La denuncia
"La scorsa notte, la nostra sede è stata imbrattata con croci celtiche, simboli inequivocabili dell’ideologia neofascista.
A pochi mesi dalle elezioni per la rappresentanza studentesca in Università, questa intimidazione è un chiaro segnale: c’è chi ha paura di chi lotta, di chi propone un’alternativa, di chi non accetta passivamente un’università modellata su logiche autoritarie ed escludenti.
Non ci faremo intimidire. Non ci faremo zittire. Continueremo a essere presenti, nelle scuole, nelle università, nelle piazze, con ancora più determinazione. Rispondiamo a questo attacco come abbiamo sempre fatto: con la partecipazione, con la lotta collettiva, con la consapevolezza che l’antifascismo è l’unica strada giusta. Oggi più che mai, è fondamentale ribadirlo".
La solidarietà
«Esprimo piena solidarietà all'Unione degli Universitari di Venezia per il vile atto vandalico subito. Imbrattare una sede studentesca con una croce celtica è molto più di una bravata: è un gesto intimidatorio che porta la firma di una cultura politica fondata sul bullismo e non sul confronto democratico». Lo dichiara il senatore Andrea Martella, segretario regionale del PD Veneto. «Condanniamo con fermezza questo episodio, - conclude - convinti che la risposta migliore sia continuare a difendere, insieme, i valori della partecipazione, della libertà e del rispetto».
"La CGIL Venezia esprime solidarietà agli studenti dell'UDU Venezia e della Rete degli Studenti Medi Venezia e Mestre, che nella notte hanno subito una grave intimidazione da parte di gruppi fascisti. È chiaro - dichiara Daniele Giordano, Segretario generale CGIL Venezia - che chi ha deciso di disegnare due croci celtiche, sulla porta e sulla vetrina della sede UDU e Rete degli Studenti Medi di Campo Saffa a Cannaregio, ha scelto due associazioni che sono presidio della democrazia tra studentesse e studenti universitari e medi, nelle scuole e nelle università. Un atto di intimidazione che non riuscirà nell’intento, ma che siamo certi porterà solamente ad un più duro ripudio dei semi del fascismo nel nostro Territorio. Chiediamo che si faccia al più presto chiarezza individuando i responsabili del gesto. Non accetteremo nessuna tolleranza verso atti simili, nemmeno di fronte ad un contesto internazionale, nazionale e locale che vuole sdoganare e normalizzare pensiero, atteggiamenti e azioni di chiara matrice fascista. Ora - conclude Giordano - ci aspettiamo che tutte le forze politiche che stanno all'interno delle istituzioni democratiche nel nostro Territorio, facciano sentire la propria voce di fronte ad un atto vile come l’attacco alla sede delle associazioni di studentesse e studenti. Ad ottant’anni dalla Liberazione, serve ancora ribadire che non c’è posto per i fascisti nelle nostre città".
"Esprimo a nome del PD di venezia la solidarietà agli studenti dell'UDU e della Rete degli studenti per il vile attacco subito - scrive la consigliera comunale Monica Sambo -. Un gesto inaccettabile e vigliacco che condanniamo fermamente e su cui ci auguriamo sia fatta chiarezza il prima possibile. Da sempre l'UDU e la RETE sono un esempio concreto di impegno civico in città , a partire dai diritti delle studentesse e gli studenti, a quelli dei lavoratori e delle lavoratrici e dei cittadini e delle cittadine. Associazioni che da sempre portano avanti tra i più giovani anche i valori dell'antifascismo. E' intollerabile che ci siano atti intimidatori e fascisti a Venezia, per questo presenteremo una mozione che chiede la condanna da parte del Consiglio a questi atti e che manifesti la solidarietà agli studenti e alle studentesse"