Alla riscoperta dell'antica sagra di San Graziano e del suo legame con villa Barbaro

La vicenda risale al 1618, quando in una catacomba romana a Ponziano venne scoperta la reliquia di un martire, San Graziano

sabato 12 ottobre 2024 di Redazione Treviso
L'antica sagra di San Graziano

MASER (TREVISO) - È iniziata oggi e continuerà nei giorni 18, 19 e 20 ottobre, la sagra di San Graziano, che mantiene un legame antico con la palladiana Villa Barbaro e con la sua proprietà.

Anticamente (ma, in teoria, quel documento potrebbe valere ancora) la famiglia aveva infatti il giuspatrocinio, ovvero il potere di scegliere il parroco. In occasione della festa di quest’anno, l’organizzazione, col Comune, ha svolto un’approfondita ricerca storica per ritrovare il significato di questa festa, citata anche in latino negli archivi del Comune e della parrocchia.

La vicenda risale al 1618, quando in una catacomba romana a Ponziano venne scoperta la reliquia di un martire, San Graziano. A volere quelle spoglie a Maser, in un periodo nel quale avrebbero dato lustro a tutto il paese (e anche alla famiglia), fu il cardinale Pietro Basadonna, che frequentava ed era legato alla proprietà della Villa: la collocazione designata fu la Chiesa del Redentore, ovvero il Tempietto di Bronzo. Le procedure di trasferimento definitivo della reliquia perdurarono tuttavia per secoli. Mancavano infatti le concessioni religiose per venerare quell’oggetto: prima dal Vescovo di Treviso, poi dal Patriarca di Venezia e infine, solo nel 1822, quella del Papa. Era la seconda domenica di ottobre e il paese festeggiava l’avvenimento davanti alla Villa, all’epoca centro economico e commerciale del paese. Da quel momento, come ricorda anche l’ultracentenario Emilio Bottin, la festa è tenuta di anno in anno.

Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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