TREVISO - Nell’ampio dibattito sul bilancio di previsione, la vera notizia è l’accordo che maggioranza e opposizione hanno trovato su ben tre ordini del giorno con relative garanzie di copertura finanziaria. È passata quindi la proposta di Caterina Dozzo (Lista De Nardi) di prolungare gli orari di apertura delle biblioteche per garantire spazi adeguati agli studenti universitari bisognosi di aule studio anche in orario serale. Promosso anche l’ordine del giorno portato da Carlotta Bazza (Pd) che ha chiesto risorse per avviare nelle scuole progetti di sensibilizzazione sul pericolo rappresentato dall’assunzione di stupefacenti e opuscoli contro il bullismo. E approvata anche la proposta di Antonella Tocchetto (Pd) che ha ipotizzato la realizzazione di parchi giochi adatti anche bambini disabili. Respinto, ma moralmente accettato dalla maggioranza, l’ordine del giorno che chiedeva bagni pubblici in città: «Lo respingiamo solo perché abbiamo già avviato il progetto per realizzarne uno in centro collaborando con Ats», ha spiegato Giuseppe Basso, capogruppo della Lista Conte.
Lo scontro
Per arrivare a questi punti d’accordo è servita però una riunione fiume tra capigruppo.
L’opposizione si era presentata ben agguerrita con ben 11 emendamenti e 18 ordini del giorno. Per evitare una discussione infinita e ad alta litigiosità, il centrosinistra ha accettato di ritirare gli 11 emendamenti ma ottenendo in cambio l’approvazione di almeno tre ordini del giorno. Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2025, il documento è passato con i soli voti della maggioranza. E l’assessore Riccardo Barbisan, sui social, ha spiegato: «Ho fatto esperienza dell'andamento dell'anno scorso, ho avuto il conforto della maggioranza che mi ha sempre e solo richiesto il rispetto del programma elettorale con cui ci siamo presentati ai cittadini. Ringrazio i colleghi della Giunta che hanno sempre capito che le esigenze di tutti i settori sono importati, ringrazio il sindaco che nei momenti più difficili ha "tagliato la testa al toro" prendendosi la responsabilità delle scelte più difficili. Presento un bilancio che mette 2 milioni di euro in più sul sociale e 7 sulla scuola. Siamo riusciti a garantire risorse in cresciuta alla cultura e allo sport. Abbiamo puntato sulla riduzione dei costi della macchina comunale, sulla valorizzazione del patrimonio e sul recupero dell'evasione Imu e del canone unico patrimoniale. Questo provvedimento rispecchia quanto mi ha chiesto il sindaco il primo giorno in cui mi ha assegnato le deleghe: che nessuno resti indietro». Stefano Pelloni (Pd) ha spiegato invece che il documento finanziario si regge solo sugli aumenti dell’Irpef portati lo scorso anno e per questo è stato respinto dall’opposizione. Su una cosa invece il consiglio è stato unanime: la soddisfazione per la notizia della richiesta di archiviazione dell’inchiesta sull’assegnazione delle case popolari perché non è emerso alcun tipo di reato. Dirigenti e dipendenti coinvolti e ora sollevati, sono stati lungamente applauditi.