PONZANO - Sarà un consiglio comunale infuocato quello che andrà in scena stasera a Ponzano: l’assemblea sarà chiamata ad approvare sia il bilancio di previsione 2025/2027 che il piano triennale delle opere pubbliche. Al centro ci sarà però soprattutto l’aumento dell’Irpef decretato dalla giunta e già inviso a molti. «Sotto l’albero di Natale dei cittadini ci sarà un bel regalo: l’aumento delle tasse» attaccano i consiglieri di minoranza Renzo Trevisin, Monia Bianchin e Daniele Rovere di “Insieme per Ponzano Veneto”. La replica del sindaco Antonello Baseggio: «Tutto è legato ai tagli ai comuni fatti da Roma». «Il comune - riprende l’opposizione - ha deciso di aumentare le aliquote Irpef per i redditi più bassi e al contempo anche quelle Imu, in particolare per le attività produttive.
Gli aumenti
L’aumento dell’Irpef interesserebbe in modo particolare le famiglie a basso reddito (con una soglia di esenzione posta a 12mila euro): per scaglione fino a 15mila euro aliquota del 0,77 (era 0,60), fino a 28mila euro aliquota del 0,78 (era 0,65), fino ai 50mila euro aliquota del 0,79 (era 0,78) e oltre aliquota del 0,80. Il tutto per un introito stimato di circa 100mila euro. Per “Insieme per Ponzano Veneto” è anche discutibile la scelta di modificare le aliquote Imu tassando e facendo cassa soprattutto sui fabbricati appartenenti al gruppo catastale D (quelli per attività industriali) per un introito in aumento di 220mila euro. Uno scenario sul quale Baseggio ha però subito voluto dire la propria: «Tutto è legato alla congiuntura economica attuale con tanto di tagli che lo stato ha già predisposto per i comuni per i prossimi tre anni. Senza contare l'aumento della quota capitaria che dovremo devolvere al sistema sociosanitario e la diminuzione degli oneri di urbanizzazione che ci portano quindi a dover modificare l'applicazione dell'addizionale Irpef comunale applicando una piccola compartecipazione all'Imu legata alle attività produttive. Il tutto servirà a sostenere i servizi e le manutenzioni, a garantire gli investimenti e a sostenere le associazioni sportive, culturali e ricreative. Finché potremo cercheremo comunque di mantenere equità nella fiscalità limitando le spese».