Parcheggio riservato ai pazienti del pronto soccorso, arriva l'approvazione dell’Usl: «Un servizio per gli utenti»

La trasformazione del posteggio nella rotatoria davanti al Ca’ Foncello, Benazzi: «Strategico»

venerdì 23 maggio 2025 di Mauro Favaro
Parcheggio riservato ai pazienti del pronto soccorso, l’okay dell’Usl: «Un servizio per gli utenti»

TREVISO - L’apertura è totale. L’Usl della Marca benedice l’idea di trasformare il park a disco orario (90 minuti, dalle 8 alle 20) all’interno della rotatoria davanti al Ca’ Foncello in un posteggio riservato solo ai pazienti del pronto soccorso e ai loro familiari. Anche alla luce della mozione approvata a palazzo dei Trecento, il Comune si è impegnato a parlarne con l’azienda sanitaria. Ma non serviranno lunghi confronti. Anzi. «Sottoscrivo il progetto. È utile perché va ad agevolare tutte le persone che arrivano al pronto soccorso e che magari poi non hanno la possibilità di parcheggiare per poter tornare a seguire il proprio familiare - spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl - si tratta di una sorta di parcheggio di emergenza strategico, visto che solo nel pronto soccorso di Treviso arriviamo a registrare tra i 130mila e i 140mila accessi all’anno». Resta da definire il funzionamento del parcheggio riservato. All’interno della rotatoria ci sono un’ottantina di posti auto. «E alcuni verranno riservati alle persone con disabilità», specifica il direttore generale. Non si esclude la possibilità di installare delle sbarre per consentire l’accesso esclusivamente a chi esce dal pronto soccorso. L’apertura potrebbe essere affidata alla stessa portineria dell’ospedale. Gli aspetti tecnici, in ogni caso, sono ancora in fase di definizione.

L’AREA A PAGAMENTO

Dove potranno andare le 80 auto che oggi trovano posto proprio in quella rotatoria? In realtà il numero è anche maggiore, se si considerano pure i parcheggi selvaggi lungo la strada. L’auspicio dell’Usl è che sempre più gente scelga di lasciare l’auto nel park a pagamento realizzato tra l’ingresso principale del Ca’ Foncello e la centrale del Suem118, davanti alla sede dell’Ordine dei medici di Treviso. Lì Ospedal Grando, la società del project financing della cittadella sanitaria, ha realizzato 400 stalli, dandoli in gestione ad Apcoa. Ma per il momento l’area è quasi sempre semivuota. «Speriamo possa essere utilizzata maggiormente», dice il direttore generale. Non è una questione di soldi, quanto di organizzazione dell’intero quadrante. «Ricordo che le tariffe sono state tenute al livello più basso possibile: parliamo di 50 centesimi all’ora per le prime tre ore», specifica Benazzi.

L’EX DEPOSITO MOM

L’area di via Polveriera non è più al centro delle attenzioni dell’Usl.

Il futuro campus universitario verrà realizzato tra la centrale del Suem118 e la tangenziale. Non più nella zona ex Vetrelco di via Polveriera. Di conseguenza il desiderio dell’azienda sanitaria di poter contare su ulteriori parcheggi a servizio delle attività didattiche è parzialmente scemato. Non a caso anche ciò che resta dell’autorimessa Re davanti all’entrata vecchia del Ca’ Foncello per il momento non verrà demolita. Nell’ex Vetrelco, accanto all’obitorio, si aprirà un parco. Si dovrebbe innestare proprio qui la pista ciclopedonale che arriverà dalla passerella prevista sopra il Sile all’altezza del Ponte dea Goba, futuro collegamento tra il centro della città e la zona dell’ospedale.

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