Ladri in casa, spunta uno striscione con la pistola fumante: «Si avvisa che ci stiamo attrezzando. A buon intenditor poche parole»

Iniziativa del consigliere Michele Perencin: «Svaligiate 5 case nella stessa via»

mercoledì 23 luglio 2025 di Valeria Lipparini
Ladri in casa, spunta uno striscione con la pistola fumante: «Si avvisa che ci stiamo attrezzando. A buon intenditor poche parole»

SUSEGANA - Quando è troppo, è troppo. Si dice così. Ma c'è chi non lo dice soltanto. E passa dalle parole ai fatti. Michele Perencin, consigliere di minoranza, che in questo caso ci tiene a sottolineare agisce in modo del tutto privato e personale, ha fatto stampare a proprie spese un volantino che è un lenzuolo tanto è grande e visibile. L'ha appeso alla staccionata della casa di suo figlio, in via Rossini, per dire basta ai ladri che imperversano e che in quella sola via hanno già colpito 5 volte nel giro di nemmeno un mese. Una delle case prese di mira è quella del figlio.

LA PROTESTA

Così, nel manifesto-lenzuolo c'è una pistola carica che sembra che spari e poi un messaggio rivolto direttamente ai "signori LADRI", che lui scrive tutto in maiuscolo perchè si veda bene e non ci siano dubbi su chi siano i destinatari della protesta. «Nel quartiere non c'è più nulla da rubare , lo avete passato in lungo e in largo.

Si avvisa anche che ci stiamo attrezzando. A buon intenditor poche parole» e, appunto, la pistola che spara disegnata proprio di fianco. Sembra un avvertimento. È lo stesso Perencin che spiega: «Susegana ha cambiato volto, non la riconosciamo più. Mi sono confrontato con tanti residenti. Fino a qualche anno fa si potevano lasciare le porte di casa aperte. Adesso abbiamo paura anche se siamo chiusi dentro con chiavistelli e catenacci». Ripassa, sulla punta delle dita, gli ultimi furti. C'è quello a casa della mamma che va a prendere le figlie 15enni a scuola. Lascia l'abitazione incustodita per tre quarti d'ora. Tanto basta ai malviventi per entrare. «Hanno accetta e mazza e la usano per buttare giù le pareti di casa. Sanno che c'è una cassaforte e lavorano finchè non riescono ad aprirla, ripulendo tutto il contenuto. Hanno portato via ori, gioielli di famiglia. La mamma mi ha detto che le è rimasta solo la catenina che aveva al collo» sottolinea, davvero arrabbiato Perencin. Poi, c'è la villetta di suo figlio. «Lui ci abita poco perchè l'abbiamo presa recentemente e dobbiamo farci parecchi lavori. All'interno lascia giusto un cambio abiti e qualche cosa da mangiare. Quindi i ladri che sono entrati se ne sono andati via a mani vuote. Ma è brutta l'idea che entrino nelle nostre case con estrema facilità e poi sanno che nessuno gli fa nulla. Non c'è pena, non c'è giustizia». A casa di Perencin avevano già tentato di entrare qualche settimana fa, ma una provvidenziale vicina si era svegliata nel cuore della notte perchè aveva sentito il cane Aron abbaiare. «Ha visto due individuai che si aggiravano nel mio giardino e a quel punto loro sono scappati».

IL PORTAVOCE

Perencin è il portavoce di molti residenti: «la gente è stanca di avere paura. Bisogna fare qualcosa. L'ultimo furto successo in zona è a casa di una nonna che ospitava i due nipoti del figlio e della figlia. I ladri sono entrati con i bimbi a letto che sono rimasti terrorizzati. Per calmarli la nonna e i genitori, che erano nel frattempo arrivati, hanno raccontato loro che un gatto si era introdotto in salotto e aveva fatto un po' di confusione. Dico che adesso la misura è colma. Altrimenti la gente comincerà a difendersi da sola».
 

Ultimo aggiornamento: 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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