Giro d'Italia Donne, la vittoria di Slongo: «È andato tutto come previsto, avevamo studiato dove attaccare per la Maglia Rosa»

L'allenatore e diesse trevigiano festeggia a Imola il trionfo di Elisa Longo Borghini

domenica 13 luglio 2025 di Tina Ruggeri
La vittoria di Slongo al Giro d'Italia Donne: «È andato tutto come previsto, avevamo studiato dove attaccare per la Maglia Rosa»

IMOLA - C’è tanto di trevigiano e veneto nella vittoria al Giro d’Italia Women della piemontese Elisa Longo Borghini, l’atleta del team UAE, figlia tra l’altro dell’ex azzurra dello sci di fondo, l’asiaghese Guidina Dal Sasso. A esultare per primo sul traguardo di Imola per la vittoria finale è il suo preparatore, allenatore e direttore sportivo Paolo Slongo. Il trevigiano, che vive appena fuori mura, in passato tecnico azzurro della categoria donne junior, dopo i trionfi con Vincenzo Novali ora si sta togliendo grandi soddisfazioni con il ciclismo femminile e in particolare proprio con Elisa Longo Borghini, campionessa italiana in carica.

IL COMMENTO

«Alla fine è andato tutto come avevamo previsto, come speravamo e sognavamo. La preparazione è partita da lontano con tre settimane di ritiro in altura sul passo San Pellegrino e dove ho quasi sempre portato i miei atleti e le mie atlete per la preparazione per le grandi corse a tappe, ci si andava già con Vincenzo Nibali. Il tricolore, la gara vinta da Elisa Longo Borghini, ci ha dato informazioni importanti e lì ho capito che la condizione di Elisa era in crescendo, ottimale per affrontare questo Giro d’Italia donne. Avevamo qualche dubbio sulla cronometro e su avversarie molto pericolose ma io e tutto il team avevamo in testa la tappa con l’arrivo a Pianezze, praticamente a casa mia per capire la condizione di Elisa anche se avevamo in testa la tappa con arrivo a Montenerone, la frazione più dura e impegnativa. Sapevamo che li avremmo dovuto attaccare per indossare la maglia rosa. La tattica è stata praticamente perfetta, Elisa ha interpretato tutto magistralmente e tutto lo staff e le compagne di squadra in corsa l’hanno sostenuta alla perfezione. La maglia rosa è certamente di Elisa Longo Borghini, anche se una manichetta spetta alle compagne di squadra che sono state bravissime in questo Giro d’Italia Women, e a tutto lo staff tecnico che è riuscito a supportare le fatiche di questa corsa a tappe. Siamo arrivati in rosa a Imola e ora si festeggia», racconta gioioso Paolo Slongo, che adesso sarà già impegnato per la preparazione del Tour de France.

LA CORSA

E a dodici mesi dal suo primo trionfo, Elisa Longo Borghini si conferma sul trono del Giro d’Italia Women. Sul tecnico e insidioso circuito finale di Imola, che ricalcava quello dei Campionati Mondiali 2020, la campionessa italiana ha difeso con autorità la Maglia Rosa conquistata sabato, senza mai concedere alle rivali reali chance di ribaltare la classifica. A contendersi la vittoria di tappa, dopo un attacco nel finale, sono state proprio la vincitrice di quel Mondiale, Anna Van der Breggen, e Liane Lippert, già a segno due giorni fa a Terre Roveresche. Sul traguardo dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari l’ha spuntata ancora una volta la tedesca della Movistar, mentre Marlen Reusser ha regolato la volata del gruppo per il terzo posto. L’elvetica chiude così il Giro al secondo posto in classifica generale, alle spalle di Longo Borghini e davanti a Sarah Gigante, vera protagonista delle tappe di montagna con due successi parziali e la conquista della Maglia Azzurra. Le altre maglie vanno a Lorena Wiebes, che fa doppietta con la Maglia Rossa e il Premio Combattività, e ad Antonia Niedermaier, vincitrice della Maglia Bianca. La campionessa italiana, come detto, bissa il successo di un anno fa. Reusser e Gigante completano il podio finale.

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